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Obamacare a rischio fallimento negli Stati Uniti

Creato il 15 novembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
La riforma dell'assicurazione sanitaria Obamacare rischia di impuntarsi per problemi tecnici e per gli ostacoli posti dai repubblicani. Obama ora rischia.

Photo credit: NObamaNoMas / Flickr / CC BY-SA 2.0

Obamacare a rischio fallimento. La riforma dell’assicurazione sanitaria, definita “storica” dallo stesso presidente dalla quale ha preso il nome, Barack Obama e varata in pompa magna con la promessa di dotare di un’assicurazione sanitaria quegli americani che economicamente non potessero permettersela, sembra di fronte ad un vero e proprio muro. E non si tratta di un muro di numeri politici, dato che, nonostante i parlamentari repubblicani abbiano tentato in tutti i modi prima di bloccarla, al momento del varo, poi di metterla sul piatto sacrificandola nel momento in cui gli Stati Uniti rischiavano il default tecnico. Si tratta di un muro di vera e propria incapacità organizzativa: i problemi al portale per l’iscrizione all’Obamacare hanno portato a disfunzioni che hanno colpito milioni di cittadini americani, che si sono ritrovati di colpo senza assicurazione sanitaria e senza la possibilità di rinnovarla. Le disfunzioni hanno causato proteste a catena, anche da parte degli stessi parlamentari democratici, preoccupati per l’eccessiva polarizzazione dell’attenzione dell’amministrazione sull’Obamacare, proprio nel momento in cui questa manifesta gravi problemi di inefficienza, che minacciano di distruggere completamente il consenso racimolato da Obama. Si, perché il presidente degli Stati Uniti è ormai al minimo storico nei sondaggi e sembra non riuscire più a schiodarsi dalla fama di presidente in balia di una macchina organizzativa sfuggita ad ogni controllo e incapace di mutare il corso degli avvenimenti. Nonostante in una conferenza stampa Obama abbia promesso pronte e immediate modifiche all’Obamacare, la situazione sembra davvero sfuggita al controllo suo e a quello dell’amministrazione democratica. Ma non si tratta solamente di disfunzioni tecniche: nonostante il muro dei repubblicani in Senato abbia fatto da ostacolo alla piena attuazione dell’Obamacare, la sentenza della Corte Suprema sulla costituzionalità della legge ha fatto si che essa non possa essere estesa obbligatoriamente a tutti gli stati federali. Gli stati repubblicani, così, si sono affrettati a bloccare l’estensione del programma di assicurazione nei loro territori, causando squilibrio sul territorio da stato a stato e conseguenti pesanti proteste degli elettori. Che ora non guardano più ad Obama come al sogno di una volta.


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