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Obbligazioni IMI, emissioni anche in rubli russi e dollari australiani

Da Mrinvest

Le Obbligazioni IMI sono un’opportunità per chi vuole scommettere nelle due valute, ma attenzione al rischio di cambio

Obbligazioni IMI, emissioni anche in rubli russi e dollari australianiBanca IMI, controllata da Intesa Sanpaolo, ha emesso il 2 luglio scorso due nuove Obbligazioni IMI in valuta straniera, dopo avere già collocato bond in dollari USA, lire turche e franchi svizzeri. Queste nuove emissioni sono in rubli russi e in dollari australiani.
Le Obbligazioni IMI Collezione tasso fisso rublo russo (Cod. ISIN IT0004938129) distribuiscono un interesse del 8,30% lordo e ha scadenza 28 giugno 2016. Il taglio minimo è di 60 mila rubli, pari a

1.400 euro circa. Al netto dell’imposta attuale del 20% sugli interessi, la cedola annua è del 6,64%. 
Le Obbligazione IMI Collezione tasso fisso dollaro australiano (Cod. ISIN IT0004938269) rendono il 6,40% lordo e il taglio minimo è di 2.000 dollari australiani (1.400 euro circa). La cedola annua netta è del 5,12%. La data di scadenza è il 28 giugno 2018. I due titoli sono già negoziabili sul Mot di Borsa Italiana ed Euro Tlx.

Ricordiamo che Banca IMI gode del rating BBB+ per Standard & Poor’s e Fitch e Baa2 per Moody’s.
I rendimenti sono allettanti, ma bisogna fare i conti con il fattore cambio. Sia il rublo russo che il dollaro australiano si sono indeboliti di recente contro l’euro, tanto che il primo è arrivato a un rapporto di 42,70 contro la moneta unica, ai minimi dal novembre 2010. Anche la divisa australiana ha sofferto negli ultimi tempi della scarsa crescita globale e dello scenario fosco anche della Cina, oltre che dell’abbassamento dei tassi al 2,75% da parte della Reserve Bank of Australia.

Le due valute sono considerate, infatti, commodity currency, cioè sono legate all’andamento delle materie prime. Tuttavia, è probabile che dopo essersi indebolite rispetto all’euro e nel caso del rublo ai minimi da due anni e mezzo, ora si possa realizzare una risalita, anche se non si può del tutto eliminare il rischio cambio alla data della scadenza delle Obbligazioni IMI o al momento in cui dovessero essere rivenduti sul mercato secondario.


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