Farmacisti e ginecologi cattolici si lagnano. I primi per ottenere una legge sulla obiezione di (in)coscienza, i secondi perchè si sentono discriminati.
Alle volte i problemi si fanno più grandi di quelli che sono in realtà.
Per i farmacisti basterebbe obbligarli a mettere distributori automatici per tutti quei prodotti che non vogliono vendere, per i ginecologi alleggerire il loro stipendio togliendo il costo di tutte quelle pratiche che non vogliono eseguire.
Così facendo ho l'impressione che il numero degli obiettori diminuirà drasticamente.
Vogliamo scommettere?