Per colpa di un post non è legittimo sequestrare, oscurandolo, un intero sito web. È una misura eccessiva – specie se applicata ai siti che da “fustigatori” si occupano di costume sociale e attualità politica – e finisce per violare il diritto dei blogger a manifestare il proprio pensiero e quello degli utenti a tenersi informati. Inoltre, siccome il post per sua “natura”, è “obliterato” da quelli più attuali, non si può invocare il “periculum in mora”, ossia il timore di un danno futuro, per emettere il provvedimento di estrema censura. Lo sottolinea la Cassazione. Per questo la Suprema Corte – con la sentenza 11895 – ha annullato senza rinvio il sequestro del sito «Il perbenista», oscurato dalla magistratura di Udine per un paio di post degli utenti, e non del blogger-moderatore, nel quale si prendevano di mira due professionisti che sono ricorsi alla querela. (dal Messaggero Veneto)
Senza capire più di tanto il concetto dell’obliterato, complicato assai, leggiamo cum summo gaudio sul quotidiano locale questa meravigliosa notizia che ridà speranza alla comunità Fvg. Non c’è dubbio che questo sito che ci raccontano essere “fustigatore” riuscirà finalmente a informarci dell’esito di una consulenza di cui, cambiato il governo e pure il vertice di Finest, nulla abbiamo più saputo. Una consulenza da qualche mille euro (oltre 10) per il rilancio dello sportello Sprint Fvg. Che non capiamo se sia rilanciato. Ma di sicuro, nemmeno oggi, pubblica i termini di un accordo chiuso a ottobre 2013. Grazie Cassazione, grazie.