Occasioni mancate

C’è una strana attitudine dell’uomo a guardare agli esempi altrui nei momenti di difficoltà. Dopo il disastro nucleare in Giappone, eravamo tutti là ad ammirare lo spirito nipponico, gli abitanti ligi e pieni di orgoglio, le strade devastate ricostruite in pochi giorni. Ed è quello che stiamo facendo oggi, stavolta con lo sguardo rivolto a Oslo. Le parole del primo ministro Stoltenberg pronunciate durante i funerali delle vittime di venerdì risuonano di speranza e rendono quello norvegese il migliore modello possibile. Condivido in pieno quanti la stanno vedendo così. Ma ricordo anche che “l’Italia migliore” emerse dopo il terremoto a L’Aquila. Nella loro sciagura, queste storie sono bellissime. Però a mio avviso denotano anche, di volta in volta, le tante occasioni mancate di evolverci ed essere un tutt’uno al di là delle contingenze o delle solidarietà da ostentare. Un vero peccato, insomma.