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Occhi gialli-neri

Creato il 14 aprile 2011 da Flavia
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Titolo: Occhi gialli-neri

Autore: Paola B. Rossini

Edito da: CIESSE Edizioni (GOLD)

Genere: Romanzo Fantasy

Pagine: 138 

Prezzo libro: €12,50 (e-Book: €6,25)

Voto: 4+/6

 

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Salve a tutti!

Ringrazio davvero molto Paola Beatrice Rossini che mi ha permesso di leggere il suo libro di esordio ‘Occhi gialli-neri’.

 

Partiamo dal fatto che ‘Occhi gialli-neri’ è un Paranormal Romance: una storia d’amore dove il paranormale è un punto fondamentale per lo svolgimento della trama ma in cui è l’amore a far da padrone.

 

 

La storia prende corpo lentamente, anzi, fino a quando non ho letto l’ultima parola non sono riuscita ad avere un quadro completo e, anzi, molto spesso ho fatto ipotesi sul finale che sono state del tutto smentite e sono rimasta completamente trascinata dalla storia che coinvolge molto, se non per la protagonista Dafne che non è subito un personaggio molto incisivo, per il demone Laghor che è stato caratterizzato davvero bene e, capitolo dopo capitolo, diventa sempre più incisivo e mi ha colpito per la sua storia personale, passata e presente.

Caratteristica molto particolare è la presenza di poesie presenti in alcuni capitolo e lasciano intuire la storia che sta per accadere. La mia preferita è questa, nel capitolo 21:

 

Vorrei…

Disciogliere lentamente

I pensieri miei;

aprire al destino

un opulento scrigno,

far dono a ognuno

di preziose pietre

cariche del segreto risvolto,

desideri

che celati tenete in voi.

Nel fondo, per me,

una luna di rosso rubino.

 

 Questa propensione al testo poetico lo riscontrata anche nel modo di narrare della scrittrice: lo stile è immediato e la storia sembra andare avanti ‘per immagini’ e grazie ai dialoghi e a descrizioni, belle ma mai pesanti o eccessive, ogni scena è un’immagine a sé che viene descritta e fatta rivivere dalle parole.

Questo, da un lato, crea molta atmosfera e praticamente ho letto la storia come se fosse un film (ho trovato davvero belle la descrizione della battaglia in cui si trova coinvolto Laghor all’inizio, nel tentativo di distrarsi dalla protagonista, e la scena del rituale celtico dove Dafne e il demone riescono finalmente ad avere un contatto più personale e meno carnale – cosa volete, sono romantica io xDD), dall’altro, però, ha creato situazioni in cui mi sono sentita un attimo persa, perché le scene erano collegate in modo troppo diretto e alcune volte ho dovuto rileggere due volte un passo per capire come mai dalla situazione A, mi fossi ritrovata a quella B. Per fortuna, voglio dirlo, questo riguarda solo la parte iniziale della storia, diciamo fino al 8°/9 °capitolo, dopo, i vari eventi sono stati collegati in modo più fluido e lineare, insomma… meno poetico, il che mi ha permesso di godermi la storia d’amore senza più intoppi e capitolare nel finale che però merita un attimo un discorso tutto suo e prima voglio parlarvi dei personaggi.

 

Sebbene nella storia circolino diversi personaggi, ovviamente a spadroneggiare sono i due protagonisti: Dafne e Laghor.

 

La prima, devo ammetterlo, l’ho rivalutata solo a storia inoltrata, all’inizio non si riesce a imporre per nulla nella trama e viene trascinata da Laghor che prima la vuole uccidere e poi si rotola con lei tra le lenzuola. Invece, quando poi anche la sua storia è ‘completa’ non solo ci sono rimasta a sapere chi è (molto caruccia come idea anche se forse forse ci potevo arrivare ma Paola mi ha saputo depistare fino alla fine) ma anche perché, appunto, diventa un personaggio con un suo perché e prende anche lei il suo posto meritato nella trama.

 

Il demone, invece, è fin da subito il padrone della scena, dall’inizio alla fine: la sua è una storia molto bella, triste, da tagliarsi le vene fra poco, ma molto bella e soprattutto rivelata lentamente per tutto il libro lasciando così che questo personaggio acquisti sempre più spazio fino al combattimento finale. Mi è piaciuto molto, al di là che è bono, è una storia molto particolare la sua e viene narrata bene.

 

Menzione speciale a Michele e Mefistofele, angelo e diavolo che giocano – sì anche Michele   – Laghor sballottolandolo tra il bene e il male, per poi far scegliere al demone la sua strada, l’angioletto (anche se a condizioni molto poco angeliche u.u) e facendo di tutto per tenerlo legato al male il secondo che ha giocato al burattinaio con l’anima di Laghor dall’inizio della sua secolare storia.

 

Ho finito di leggere la storia lunedì, stavo per scrivere la recensione con un sorriso da ebete sulla faccia ma poi, quando ho mangiato lo zucchero filato che avvolgeva il mio cuore e mi sono resa conto di un particolare (no ragazzi, proprio un particolare minimo che uno a leggerlo dice ‘Okkei!’ ma poi a pensarci alla fine è triste si rimane così: ç_* ) che ha completamente spazzato via il sorriso e mi ha fatto riflettere su tutta la trama, di nuovo.

 

Occhi gialli-neri ha molte potenzialità, per i personaggi che hanno tutti un nucleo di partenza forte che te li fa sentire, anche se poi vengono lasciati in disparte per far posto ai protagonisti e alla loro storia, e poi, soprattutto, per le idee della trama, grazie alle quali la storia, sebbene presenti tutti gli elementi tipici del romance ha un finale molto diverso… dolceamaro.

Ecco! Dolceamaro!

Occhi gialli-neri è una storia d’amore dolceamara!


A ben pensarci mi viene il magone in gola ma non per questo non mi è piaciuta la storia, anzi, proprio per questo suo modo di distinguersi da tutti i finali disneyani che sto leggendo in questo periodo, dove tutti vivono felici e contenti e stop, Occhi gialli-neri mi ha lasciato qualcosa, e credo che questa sia importante: al di là di errori o ingenuità di stile che sono più che ovvi a una prima opera ‘seria’, per me Paola ha fatto un buon lavoro e spero davvero che nella sua prossima opera mantenga tutti i lati positivi del suo stile: veloce, diretto e molto evocativo grazie all’esperienza poetica, e corregga piccole imperfezioni come dare un po’ più spazio ai personaggi secondare (però questo è del tutto personale come giudizio, a livello di storia la trama regge, sono io che amo quando so tutto di tutti eh!! Siamo chiari :D) e riuscire a controllare sempre che tutte le sue ‘immagini’ siano collegate in modo più fluido, come del resto è riuscita a fare bene alla fine del romanzo, quindi, se continua così ,sono certa che migliorerà molto.

 

Mi è piaciuto, bella storia: dolce, semplice ma non scontata. Se però amate la Disney zuccherosa… state lontani, vi ho avvertito.

 


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