Porto una spremuta d’arancia al tavolo vicino alla finestra. Ci è seduta una ragazza dagli occhi vispi, mi sorride un po’ imbarazzata mentre sposta una caterva di libri di Dacia Maraini per far posto al bicchiere.
“Stai scrivendo una tesi?” Le chiedo con un mezzo sorriso che non riesco a nascondere.
“No, è per un concorso. La giuria è presieduta dalla Maraini e allora sto leggendo tutti i suoi libri per capirne lo stile ed avere più possibilità di essere scelta”. Mi dice, seria.
Aspetto con ansia che scoppi a ridere dicendomi che sta scherzando, e invece non succede niente, e allora anch’io dismetto il mio mezzo sorriso e le faccio un in bocca al lupo, prima di tornarmene dietro al bancone, scuotere la testa e pensare che siamo davvero tutti un po’ matti, qui dentro.
Il concorso a cui si riferisce occhivispi è quello lanciato da Il Messaggero, Donne che fanno testo.
Vogliono solo donne, donne che scrivano un racconto di massimo 10.000 battute, ispirato al tema “Un giorno ti svegli e non sei più la stessa, ma la proiezione di ciò che avresti voluto essere”. Scade il 22 luglio, avete anche tempo di leggere almeno tre o quattro libri della Maraini.
E invece quelli di Barabba vogliono tutti e vogliono tutto (ingordi). Vogliono realizzare un ebook collettivo di/della/sulla fantascienza e per farlo hanno bisogno di racconti, poesie, saggi, foto, disegni, qualsiasi cosa che abbia a che vedere con la fantascienza. Mi raccomando, entro le 23:59 del 6 settembre 2012 e niente fantasy. Pensate al futuro, dicono loro.
Se vi va di andare in giro per Milano a respirare un po’ d’aria letteraria (sì, pure lo smog, ok), dal 6 al 10 giugno ci sarà il Primo Festival della letteratura. Il Festival ha un programma molto interessante, ricco di incontri, riflessioni e dialoghi tra tutti i protagonisti del mondo letterario: lettori, scrittori, editori, librai, ma anche musicisti ed artisti di varia natura. Insomma, l’intento è quello di trasformare la Milano da bere nella Milano da leggere.
Se poi volete vagare, ma solo con la fantasia, potete provare ad entrare a far parte dei Narranti Erranti, un progetto di micro-narrazione che si sviluppa con l’aiuto del web. Funziona che ogni domenica a mezzanotte vengono pubblicate due parole sulla pagina facebook, sul blog e su twitter. Chi vuole cimentarsi con la narrazione, deve comporre un micro-racconto di 400 caratteri che colleghi le due parole. Ad esempio, questa settimana i termini sono Aspettando e Godot. I migliori racconti, poi, vengono pubblicati sul sito, la cui lettura mi delizia ogni volta.
Alla prossima!