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OCCULTARE o ALLENARE?

Da Vale
Stima, oggi prendo di petto un problema che mi sfianca. Che mi abbatte. Che mi fa venire il fiatone. Che mi dà il mal di schiena... questo:

Vado!


No, non è l'antiscivolo perennemente a mezz'asta sul piedino... e non è nemmeno una questione fashion come ben vedi dal pantalone flaccido da pensionamento dopo aver servito ben tre bambini.Sono le SCALE.Noi, come si può vedere, le abbiamo in casa e trascinano con sè una serie infinita di problemi.
  1. Se venite a trovarci e dimenticate qualcosa di sopra, da noi non l'avrete mai. Pur di non fare le scale i miei maschi s'intentano storie pazzesche ("Ho mal di gambe"; "Ma l'ho lasciato lì sul gradino che nemmeno si vede!!"). Tutti tranne uno, Gnomo Tre, che va volentieri, ma poi non so con cosa torna.
  2. Le scale hanno due curve, quindi quando giocano correndo incrocio le dita.
  3. Non hanno il corrimano, quell'orrido ma tanto utile strumento e dunque vai di ditate sul muro bianco, perché una manina dovranno pur appoggiarla mentre percorrono la scala.

O sto? Annosa questione che sulle scale
sarebbe meglio evitare...

Ora voi mi direte: ma esistono quei brutti ma tanto utili (ehi, come i corrimano!) cancelletti. E qui mi parte la questione. A suo tempo, quasi sette anni fa, abbiamo deciso di non comprarli.In effetti lasciar percorrere le scale a un bambino di 11 mesi ha molti aspetti positivi (oggi è il giorno degli elenchi puntati):
  1. Ginnastica baby!
  2. Grande soddisfazione personale, del bambino stesso, all'arrivo al secondo piano. Noi sgamiamo il Tre che va sulle scale perché appena gli parte l'embolo, come un trenino, lancia un grido di felicità gioiosa che finisce solo all'ultimo gradino. Poi con lo sguardo ti cerca come a dire: oh bella, guarda che non è mica facile!!
  3. Allenamento e dunque acquisita capacità nel fare le scale.
L'ultimo punto è il più importante (certo non sottovaluto il secondo...). Se gli faccio fare le scale lui comprenderà le tecniche migliori per non cadere, e più volte lo farà, maggiore sarà la sua sicurezza e quindi la nostra serenità. Meglio dunque affrontare il problema e aiutarlo dandogli delle dritte, piuttosto che occultarlo con il cancelletto. E poi lo sappiamo quanto fascino abbia l'occulto per un bambino.Aspetti negativi del fargli fare le scale:
  1. Cade.
  2. Direttamente conseguente dal punto 1: essere sempre dietro di lui mentre le fa, accompagnare il suo pellegrinaggio, come quando inizia a camminare.
  3. Direttamente conseguente dal punto 2: fare 10 le scale con lui
  4. Fargli capire che non sempre lo può fare: dire di no.
Punto 4: sfatiamo un altro mito. A 11 mesi il no lo capiscono eccome!! Se non è il momento delle scale, non è il momento delle scale. Quindi prendere il pargolo, decisamente dire di no ed eventualmente fargli vedere cosa state combinando in cucina.

"Osti mamma, mi hai beccato e mi avevi detto niente scale!"

Allenamento-occultamento è una trappola pedagogica che si nasconde in ogni età dell'infanzia, se ben ci penso. Più avanti le questioni sono più complesse, ma di base il problema rimane. Non penso che affrontare sempre i problemi allenandoli sia la soluzione. Molto spesso bisogna camuffare perché sono troppo piccoli per certe battaglie. Però sapere che sempre c'è un'alternativa è confortante.

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