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Occupy all streets! I Freakybounz di Francesca Passanisi

Creato il 20 novembre 2011 da Harimag

Occupy all streets! I Freakybounz di Francesca PassanisiQuanti, soprattutto nelle grandi città, si saranno stupiti nel vedere una discreta folla ammassata in un solo punto, disposta in cerchio, per guardare dei ragazzi ballare? Quanti si sono resi conto della presenza di intere zone della città in cui vi sono strane scritte e disegni sui muri? Quanti ancora, accendendo la radio, hanno ascoltato parole che miravano ad attaccare il perbenismo, i luoghi comuni, lo star system a colpi di rap?

In realtà non parliamo di cose sconnesse tra di loro: c’è qualcosa di tutt’altro che banale dietro a tutto ciò. Graffiti, murales, mosse strane, giri sulla testa, rime in musica… questo è l’hip-hop!

Per saperne di più chiediamo a Francesca Passanisi, studentessa al 2 anno di Fashion e Design che, nel 2006, insieme ad altri ragazzi e ragazze di Augusta (Siracusa) ha creato un gruppo, in gergo una crew: i Freakybounz; oggi conosciuti a livello nazionale, grazie alla loro continua presenza ai primi posti delle classifiche di alcune tra le gare più conosciute, organizzate dal C.S.A.IN (Centri sportivi Aziendali ed industriali).

Occupy all streets! I Freakybounz di Francesca Passanisi

Francesca ci fa capire che l’hip-hop è la perfetta fusione tra le principali forme artistiche dell’uomo: il disegno, il ballo, la musica e l’espressione vocale. Possiamo dire quindi che l’hip-hop si basa su quattro discipline principali:
 il  rap, l’arte della manipolazione dei pezzi musicali, la danza mista al B-Boyng (conosciuto anche come Breakdance) 
e, infine, l’arte delle bombolette.

Tutto ebbe inizio, a quanto pare, negli anni ’70 quando i ragazzi dei ghetti di New York, sentendosi oppressi, trovarono naturale inventarsi qualcosa per tornare alla vita, per farsi rispettare e per crescere come individui. Così le crew nere di un tempo iniziarono a sfidarsi per le strade caotiche e torbide di New York a colpi di danza, dove chi vinceva acquisiva non solo il rispetto degli altri ma conquistava il controllo di una zona del quartiere.

Occupy all streets! I Freakybounz di Francesca Passanisi

Grande importanza ha anche l’influenza africana con la sua storia, la deportazione ed il colonialismo. In questa visione, nascono le movenze e le acrobazie che si ispirano alle prove di iniziazione dei giovani chiamati a diventare adulti nei villaggi, dove il ritmo dei tamburi è evocato dal suono ossessionante della batteria elettronica e dove le basi, su cui questi artisti ci stupiscono con mosse e passi a volte inimitabili, sono ricavate praticando un lavoro di “taglio e cucito”: montando assieme e facendo coesistere, alternando e sovrapponendo, pezzi di brani tratti dal soul, dal jazz, dal rock e spesso anche dalla musica lirica.

Occupy all streets! I Freakybounz di Francesca Passanisi

Per quanto riguarda il vestire Francesca ci fa capire che lo stile hip-hop nasce sicuramente prendendo spunto dall’abbigliamento e dal gusto estetico dei cantanti, quindi in guardaroba non possono mancare magliette extralarge, con stampe particolari, pantaloni larghi, detti baggy jeans con tasche larghe, cavallo basso e look vissuto.

Oggi non esiste una vera e propria regola per emulare il look da strada, fatto di evoluzioni, mixing arditi e molte altre ispirazioni non incasellabili in un modo di vestire predefinito. Magari si parte dalle scarpe da ginnastica bombate, oppure le sneakers, il tutto accompagnato dall’immancabile cappello con visiera del tipo New Yorker. Magari si indossano dei pantaloni che si ispirano alla cultura degli skater e dei surfer tipica del Nord California o lo stile melting pot di Los Angeles. Il tutto sicuramente imitabile, ma con qualche avvertenza.

Occupy all streets! I Freakybounz di Francesca Passanisi

A quanto pare i ragazzi e ragazze che abbracciano questa cultura, trasformandola in propria, non parlano la nostra lingua, come noi non parliamo la loro, ma abbiamo un linguaggio superiore che è universale ed è proprio l’hip hop, quindi come cita un famoso motto: “Occupy All Streets….and we speak hip- hop!”

Salerno Sabrina


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