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Occupy Wall Street ha indetto per oggi uno Sciopero Generale e la cosa mi ha incuriosito molto per il fatto che abbiano scelto una data simbolica come il 1° maggio per questa azione. Sono cose che si imparano in quel pericoloso strumento di diffusione di notizie incontrollate che sono i blog. Se avete visto qualche immagine di Zuccotti Street in TV tempo fa era sicuramente per paragonare le proteste del movimento ai black bloc, al disordine, alla rivolta, al terrorismo. Non avete sentito parlare molto del 99% e dell’impegnarsi in concreto in azioni collettive per combattere la crisi, vero? Per esempio ribellarsi allo strapotere finanziario trasferendo alle Credit Unions, banche solidali che per statuto non possono impegnarsi in attività finanziarie ma solo nel credito ai privati ed alle imprese, i soldi dei semplici cittadini? Pare che molte migliaia di americani abbiano aderito all’appello. Figurati, noi italiani avremmo paura di andare in banca e chiudere il conto. Paura di qualche funzionario o bancario del cavolo e del loro abbaiare da cani da guardia. Per dovere di cronaca bisogna dire che qualcuno sostiene che il movimento Occupy Wall Street, così come la Primavera Araba, gli Indignados e ogni afflato di resistenza mondiale a questo sistema di merda sono in realtà parte stessa del piano del sistema. Infiltrados, insomma. Un modo per quantificare l’entità della protesta e controllarla dall’interno. Una vecchia storia. Secondo la spirale senza fine del complottismo paranoideo, ciò che ci sembra antisistema in realtà è attiguo al sistema e ciò che esattamente vuole il sistema è che non ci fidiamo più di nessuno e che entriamo in un loop di incertezza senza fine. Con il risultato che rimaniamo tutti a casa per paura di essere complici del masterplan del sistema. Complimenti. Però così si fa comunque solo il gioco del sistema e allora tanto vale rischiare e uscire dal guscio, come stanno facendo gli americani. Almeno provarci e contarci. Forse quando i numeri saranno veramente troppo grandi sarà impossibile controllarli. Noi italiani non abbiamo solo paura di chiudere il conto in banca o perfino di trasferirlo in un’altra dove le condizioni sarebbero migliori. Oltre alla tradizionale pigrizia che ci impedisce di alzare il culo e fare qualcosa, dobbiamo lottare contro un fenomenale ostacolo alla nascita di qualunque movimento di opposizione, reale od infiltrato che sia: la parte politica che dovrebbe teoricamente fare gli interessi del popolo. Quando abbiamo cercato anni fa di convogliare la protesta contro l’illegalità diffusa e la vecchia politica corrotta in un movimento, hanno detto che i Girotondi erano qualunquismo. Che Di Pietro è un forcaiolo fascistoide. Hanno lasciato che ci massacrassero di botte a Genova e ora sono convinti che la lezione sia stata sufficiente e quindi non ci saranno più movimenti popolari spontanei a rovinare i loro piani di grandezza. Quelli tipo “avere una banca”, ad esempio. Personalmente ho sempre trovato meno insultante e sincera una manganellata di Canterini che l’ipocrisia sulle “notti cilene” di D’Alema.
Grillo, infine. Il Grillo espiatorio è un mafioso perché non sa improvvisare e ha bisogno di un autore che gli scriva i testi, se no pasticcia. Grillo è pericoloso, ci porterà via un mucchio di voti. I voti, ecco ciò che conta veramente. Se in Italia qualunque protesta è diventata illegale e viene regolarmente irrisa e sottovalutata è perché siamo un paese fascista e perché la Sinistra è ormai un appellativo senza significato. Perché chi si fregia illegalmente di quell’appellativo pensa di ottenere il potere alle prossime elezioni ed esercitarlo continuando in una politica ultraliberista suicida, soffocando ogni idea alternativa che farebbe crollare anche il loro mondo di servi del sistema. Sono certa che se chiedessimo ad un soggetto come Fassino, ad esempio, se un giorno ci sarà mai un movimento in Italia come Occupy Wall Street, lui risponderebbe: “Ci arriviamo.” Se il 1° maggio ci accontentiamo di quattro chitarrosi di consolazione, dei sindacati che parlano di sciopero generale con il caschetto antinfortunistico in testa e poi non fanno un cazzo per cambiare veramente le cose proponendo idee alternative a questo sistema ma accettano i biscottini dal sistema finanziario, siamo fritti e ce lo meritiamo. Bisogna costruire qualcosa di nuovo, tutti insieme e al di là delle barriere ideologiche. Con questa sinistra non andremo mai da nessuna parte, tantomeno con la destra. E’ vero. Anzi no, andremo a farci fottere di sicuro. Quindi dobbiamo arrangiarci da soli per salvarci. Le scialuppe stanno per finire. Ah, dimenticavo. I cinesi che fanno oggi? Sono turbocapitalcomunisti, oggi lavorano. Buon 1° Maggio.
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