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Oculus Rift, il futuro può attendere: il visore costerà 742 euro

Creato il 06 gennaio 2016 da Trescic @loredanagenna
(Foto: Oculus Rift)

(Foto: Oculus Rift)

Dopo mesi di speculazioni, Oculus VR ha svelato il prezzo di Rift, il casco per la realtà virtuale creato da Palmer Luckey (conosciuto ai più come l’uomo a cui il Time ha dedicato la copertina più brutta del mondo), e acquistato da Facebook nel 2014 per due miliardi di dollari. Per avere a casa vostra il futuro dell’intrattenimento casalingo dovrete sborsare 600 dollari, che diventano magicamente 699 euro a cui dobbiamo aggiungere le spese di spedizione, per un totale di 742 euro totali. Oltre al visore, nella confezione troverà spazio un telecomando, un controller Xbox One, un adattatore per collegarlo senza fili e due giochi: Lucky’s Tale, titolo adatto ai più piccoli, e EVE: Valkyrie, un simulatore di navi spaziali particolarmente affascinante. A questo prezzo, poi, va aggiunto il costo per un hardware da collegare che sia adeguato a supportare l’esperienza virtuale: senza considerare eventuali upgrade e prendendo in esame una configurazione tipo tra quelle proposte dai principali produttori hardware, parliamo di ulteriori 800/900 euro. Questo a meno che non abbiate finanziato Oculus Rift quando era solo un progetto di Kickstarter: se così fosse ne riceverete uno gratuitamente. Il prezzo in sé non è poi così spaventoso se consideriamo che per la prima volta ci permetterà di godere a piena di una tecnologia che solo qualche anno fa era un triste retaggio di film come “Il Tagliaerbe”. Inoltre, l’incredibile mole di investimenti nel campo della realtà virtuale da parte delle più grandi aziende di intrattenimento (ogni forma di intrattenimento) ci fanno intendere che probabilmente non ci troviamo di fronte a una tecnologia come il 3D casalingo, che si è rivelata praticamente inutile, ma un modo completamente nuovo di fruire i contenuti, in cui i videogiochi sono soltanto l’esempio più evidente. Il problema è che al momento acquistare Oculus Rift non è come tra essere i primi a possedere il primo modello di iPhone o di auto elettrica, in questo caso i cosiddetti early adopter rischiano di spendere quasi 2000 euro per poi giocare al massimo a qualche videogioco di bassissimo spessore e poi lasciarlo sullo scaffale in attesa delle famigerate killer application. oculus Al momento, infatti, o si cerca di adattare Oculus a titoli già presenti sulla scena come Elite: Dangerous, Skyrim o magari GTA, oppure si può scegliere di giocare ai videogiochi progettati espressamente per il dispositivo, giochi che tuttavia sono poco più che semplici passatempi. Intendiamoci, sono divertentissimi ed emozionanti, ma niente che garantisca esperienze superiori all’ora di gioco, considerando anche che il casco, alla lunga, stanca. Avete presente quando uscì la Wii e l’accendevate giusto ogni tanto per far vedere Wii Sport ad amici e parenti? Ecco, per il momento la situazione è molto simile. Senza contare il fatto che attualmente la tecnologia di Oculus non è ancora in grado di simulare l’uso delle mani (dovrebbero farlo in futuro grazie ai nuovi controller Touch, previsti per la fine dell’anno) né permette di spostarsi liberamente in giro per una stanza come nel nuovo visore di HTC. Insomma un Call of Duty pensato esclusivamente per le VR deve ancora nascere, probabilmente non manca tanto, ma di certo non è qua. oculus-rift-pre-e30081 La reazione del pubblico e della critica di settore è stata abbastanza unanime: salvo pochi facoltosi pionieri, praticamente tutti hanno puntato il dito contro il costo di Oculus Rift, sostenendo che al momento il gioco non valga la candela. La differenza rispetto ad altre grandi innovazioni degli ultimi anni è che in questo caso il suo ideatore è assolutamente d’accordo con le critiche. Lo stesso Palmer Luckey, infatti, ha dichiarato che per almeno due anni il Rift sarà una frontiera visitata solo da videogiocatori particolarmente curiosi e fan sfegatati della tecnologia, una sorta di club esclusivo la cui tessere costa quasi 800 euro. Immaginate se Steve Jobs avesse detto “Sappiamo benissimo che l’iPhone costa un sacco, infatti non pensiamo di venderne molti all’inizio”. Comprare Oculus Rift adesso è un gesto a metà tra l’atto di fede e la voglia di essere il primo bambino del palazzo col pallone nuovo (che è forse la spinta più grande per un early adopter), perché per la prima volta il futuro bussa alla nostra porta, ma tutto sommato capisce benissimo se per il momento non vogliamo farlo entrare. The post Oculus Rift, il futuro può attendere: il visore costerà 742 euro appeared first on Wired.

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