Napoli è una grande città, su questo non ci sono dubbi, e com’è giusto che sia nel corso degli anni è riuscita a riottenere una grande squadra di calcio, degna di rappresentare la città della quale porta il nome.
Dopo tanti anni passati a ricostruire la società, a riparare gli errori, a lottare per riemergere dalla massa e tornare alla tanto ambita Seria A, il club partenopeo è finalmente riuscito ad essere considerato nuovamente uno dei club più prestigiosi e di conseguenza, indossare la maglia azzurra del Napoli è diventato un onore per molti calciatori. L’azzurro insomma oggi dona anche ai grandi campioni e sapere che il club vuole vestire un talento con quel colore è gratificante, però c’è da dire che il Napoli soffre di un grande “difetto” con il quale, chi viene adottato dal club partenopeo, prima o poi, dovrà fare i conti: la contestazione dei tifosi napoletani.
Senza alcuna vergogna dobbiamo ammettere che i napoletani sono tifosi che vivono fortemente ogni emozione, ogni più piccolo successo viene decantato come un’impresa titanica ed ogni più piccolo errore diventa una cocente delusione, a Napoli si può passare dalle stelle alle stalle facilmente, ma questo senza mai dimenticare chi ha sudato e onorato la maglia azzurra.
I top player che nella storia recente del Napoli possiamo annoverare sono senza dubbio il “Matador” Cavani ed il suo successore, il “Pipita” Higuain, ed entrambi hanno dovuto fare i conti con il sentimento di odio-amore che contraddistingue il pubblico napoletano. L’uruguaiano è stato uno dei calciatori più proficui che il club azzurro abbia mai ospitato, i numeri di Cavani sono da capogiro ed il suo talento nel Napoli indiscusso, eppure il San Paolo soffre ancora per il suo addio e lo ha dimostrato in occasione della partita contro il PSG quando, invece di acclamare Cavani, dagli spalti arrivarono sonori fischi che lasciarono senza parole il Matador.
Eppure l’amore che i tifosi provano per Cavani è ancora enorme e non sono pochi quelli che lo vorrebbero vedere ancora in azzurro; quei fischi furono solo lo sfogo di un pubblico che avrebbe voluto vedere ancora la rabbia e la grinta agonistica del Matador al servizio della causa azzurra. Oggi invece a dover fare i conti con il “difetto” dei napoletani è Gonzalo Higuain. Il Pipita quest anno è stato acclamato ed amato, ed è riuscito a guadagnarsi un posto nel cuore dei napoletani accanto ad Edinson Cavani ma alla fine i fischi sono arrivati anche per lui e dopo alcune prestazioni sottotono arriva la cocente delusione contro il Dnipro, così al suo ingresso in campo contro il Cesena invece dell’ovazione arrivano i tanto temuti fischi.
L’atteggiamento del San Paolo è senza dubbio difficile da digerire e può talvolta essere frainteso ma le critiche nascano dal cuore, i fischi sono lo strumento utilizzato dal famoso “dodicesimo uomo” per spronare il campione a ritrovare se stesso e questo Lorenzo Insigne lo sa bene. Sembra essere questo il destino dei top player del Napoli, costantemente messi alla prova dalle contestazioni di chi troppo ama.