«Adoro trollare gli atei. Lo sono io stesso, ma discutere con una persona religiosa è esasperante, drenante e mi fa venire il mal di testa. Gli atei sembrano sempre uscire peggio dagli argomenti religiosi, tanto da rovinare la loro giornata», ha scritto recentemente Brian Limond sul Guardian.
Probabilmente Mandi333 potrà confermarlo dato che non ha trollato un ateo qualsiasi, ma il leader dell’ateismo fondamentalista italiano, ovvero Piergiorgio Odifreddi. Ce lo ha raccontato attraverso un articolo che abbiamo pubblicato pochi giorni fa: “Odifreddi: il ritorno di un troglodita“. Il suo scopo? «ho voluto testare se Odifreddi è rimasto lo stesso mediocre argomentatore di sempre, oppure la pausa aveva giovato alla sua capacità razionale».
La conclusione è stata ovviamente affermativa: Odifreddi non solo ha dimostrato di non riuscire a sostenere razionalmente le tesi che anticristiane che gli hanno regalato qualche notorietà, ma ha anche mostrato il suo lato più nascosto umiliando le persone handicappate (ha usato il termine “mongoloide” come offesa) e bannando lo stesso Mandi333 in quanto avrebbe sviato dall’argomento principale, come tutti gli altri partecipanti al forum d’altra parte. Il suo racconto è stato utile anche per aprire una finestra sul “mondo odifreddino”, ovvero quel concentrato di cagnolini da guardia di livello culturale medio-basso livello, amanti dello sfogo online e del tifo da stadio, che il matematico incontinente è riuscito a legare al suo guinzaglio in questi anni di proselitismo.
L’articolo di Mandi333 ha suscitato un vivace dialogo tra i nostri lettori, favorevoli e contrari alla sua iniziativa. Ad un certo punto è comparso un utente con il nome “lucia verdini” che ha cominciato a commentare in difesa di Odifreddi. Chi si nascondeva dietro “lucia”? Lo stesso Odifreddi, come ha spiegato nel suo ultimo articolo. In esso ha ironizzato sul titolo di questo sito web, definendo l’UCCR «un’ossimorica organizzazione di “cristiani cattolici razionali” (sic), evangelicamente dedita alla diffamazione di tutti coloro che non riesce a contrastare sul terreno della logica e dei fatti». Essere credenti e razionali è un ossimoro? O forse la razionalità, come abbiamo scritto nella nostra presentazione, è una dote di ogni uomo, al di là delle sue posizioni esistenziali? Forse che l’ateismo non sia altrettanto un atto di fede? Forse che la fede non sia un metodo di conoscenza usato quotidianamente dall’uomo, in modo razionale o irrazionale? Forse anche questo è un altro argomento da trogloditi, come il matematico incontinente è stato giustamente definito da Mandi333?
La nostra azione, secondo Odifreddi, sarebbe quella di diffamare coloro che non riusciamo a contrastare sul terreno della logica e dei fatti. In realtà proprio lui dovrebbe ricordare quando siamo riusciti ad incastrarlo in merito al suo libro “Perché Dio non esiste” (Aliberti 2010) basandoci proprio sulla logica e sui fatti, tant’è che ha dovuto perfino modificare il suo stesso sito web per cancellare la pagina in cui promuoveva tale libro, cercando di prendere le distanze dalle cretinate che vi erano scritte e che erano uscite dalla sua bocca, come ha spiegato il suo intervistatore, Sabelli Fioretti, e anche il suo editore, Francesco Aliberti. Qui è spiegata nel dettaglio la vicenda.
Torniamo dunque all’incursione di Odifreddi su questo sito, valutandone i risultati: sostanzialmente si è autodifeso (non trovando nessun altro che lo sapesse fare adeguatamente) riproponendo le carenti risposte che aveva già dato a Mandi333 nel suo forum. Si è poi inoltrato nel difendere le tesi avanzate nei suoi libri-spazzatura, autoelogiandosi: «Credo che Odifreddi sia pericoloso per questo genere di tarlo che può instillare nell’anima con i suoi libri» (in realtà perfino il Gabibbo riesce ad essere più pericoloso per un credente, rispetto a lui), e contraddicendosi, come gli è stato fatto notare molto gentilmente da una nostra lettrice.
La “vendetta” di Odifreddi è risultata essere comunque completamente senza senso: cosa avrebbe voluto dimostrare? Voleva farci ragionare? E perché non ci è riuscito? La sua incursione è stata utile solo per un motivo, lo ha sintetizzato proprio la lettrice sopra citata, Valentina, rivolgendosi proprio a Odifreddi/Lucia: «Tu qui sei un utente scomodo eppure non vieni bannata. La realtà dimostra che questo sito è ben più aperto e accogliente di quanto faccia Odifreddi». E ancora: «Guardiamo la realtà: Odifreddi ha bannato un utente scomodo, mentre tu -sicuramente scomoda e contraria all’articolo- qui puoi commentare liberamente. La differenza la trovi da sola?».
Nel suo articolo Odifreddi non ha ovviamente detto ai suoi seguaci che ha potuto esprimere liberamente la sua posizione, e che è stato trattato in modo gentile, educato e sereno. Lo stesso non si può dire per Mandi333, che nel suo blog è stato umiliato con ogni tipo di insulti, e dove lo stesso Odifreddi lo ha profondamente ferito, non tanto per l’insulto, ma per la mancanza di rispetto verso le persone affette da handicap. Il vincitore di due Asini d’Oro si è lamentato solo del fatto che «dopo un po’ il thread è stato chiuso: chi ha dato, ha dato e chi ha avuto, ha avuto». Interrompere la possibilità di commentare dopo due giorni dalla pubblicazione degli articoli è una scelta redazionale, voluta per evitare infinite discussioni e non appesantire il sito web con commenti al di fuori del tema principale: due giorni sono più che sufficienti per esprimere la propria posizione in modo chiaro.
Ringraziamo in ogni caso Odifreddi per questa vendetta (fallita), può tornare a trovarci quando vuole, magari avendo il coraggio di usare il suo nome vero, senza vergognarsi della brutta fama che si è costruito da solo e senza troppo rovinarsi la giornata se i nostri lettori smonteranno facilmente le sue anacronistiche affermazioni. Lo invitiamo tuttavia a trascorrere in modo più costruttivo la sua pensione. Il tempo passa per tutti velocemente e l’appuntamento con il (vero) Logico-Matematico si avvicina: non sarebbe il caso che trovasse degli argomenti che lo scagionino dal suo odio verso i credenti, piuttosto che scervellarsi per tentare -senza riuscirci- di confutare i “cattolici razionali”?