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Offerte troppo basse, Prisa non vende Digital+ (Milano Finanza)

Creato il 31 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Offerte troppo basse, Prisa non vende Digital+ (Milano Finanza)Tutti la vogliono ma nessuno se la piglia. Pare essere questo il destino di Digital+, la piattaforma televisiva a pagamento controllata dal gruppo spagnolo Prisa, che da mesi ha messo sul mercato il 56%. Ieri scadevano i termini per la presentazione delle offerte e, secondo quanto riferito dalla stampa iberica, nessuno dei potenziali pretendenti avrebbe messo sul tavolo la cifra attesa dal venditore, tra gli 800 milioni e 1 miliardo. Una somma notevole che serve a Prisa per chiudere definitivamente i conti con le banche, esposte complessivamente per più di 3 miliardi. Invece, i vari broadcaster internazionali, da Telefonica (già azionista al 22% di Digital+ come pure Mediaset Espana) a 21st Century Fox di Rupert Murdoch, dalla francese Canal+, al colosso Usa Liberty Media all'emittente del Qatar Al Jazeera, si sono presentate con offerte nettamente inferiori a quanto previsto, al massimo 5-600 mlioni. Un livello che non è stato affatto gradito dai vertici di Prisa, che così hanno deciso di rinviare tutto a data da destinarsi visto che le aspettative erano nettamente superiori.
La partita pare essere un tira e molla tra un gruppo che deve assolutamente cedere asset per ritrovare stabilità patrimoniale - a Prisa fa capo l'importante quotidiano a tiratura nazionale El Pais - e i possibili interessati al business della pay tv che vogliono entrare sul mercato iberico, in ripresa ma pur sempre in sofferenza sul fronte dei consumi, investendo il minimo indispensabile.
La torta dei diritti televisivi, in particolar modo quella relativa al calcio e alla Liga (dove dominano club del calibro di Barcellona e Real Madrid), attrae tutti i grandi network televisivi internazionali. Non foss'altro perché partendo dal mercato locale si possono facilmente impostare piani di espansione verso i Paesi latinoamericani, un bacino d'utenza considerato potenzialmente eccezionale, in special modo nell'anno dei Mondiali di calcio che si terranno in estate in Brasile (e in prospettiva pure per le Olimpiadi di Rio del 2016).
Diritti, frequenze, canali e abbonati sono da tempo nel mirino di Rupert Murdoch, già leader del campo della pay in Inghilterra, Italia e Germania. La stessa Mediaset, rivale del tycoon australiano, vorrebbe giocarsi le sue carte per rafforzare il polo rappresentato da Telecinco e Cuatro. E per questo cerca l'asset con Telefonica, interessata a sua volta a imitare il modello anglosassone di BT, che ha comprato diritti tv del calcio investendo miliardi di sterline. Mentre la francese Canal+ vuole a sua volta allargare i confini nazionali.
Andrea Montanariper "MF-Milano Finanza"

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