I fatti sono semplici: da qualche tempo si aggira per Torino un ragazzo vestito da Gesù. La sua somiglianza con l’immagine che quasi tutti abbiamo del Messia è sorprendente. Alto, magro, con la barba, tunica bianca e copricapo da beduino sulla testa, sembra l’incarnazione dell’uomo della Sindone. Abbraccia la gente, fa selfie coi turisti, declama parabole e porta con sé una cesta per le offerte. Ha anche una pagina Facebook, Jesus in Turin, dove racconta le sue avventure quotidiane. La polizia l’ha fermato già più volte: pare abbia violato la legge del buon senso.
I motivi per cui faccia tutto questo non li sa nemmeno lui, o forse non li ha ancora scoperti. In me la cosa fa sorgere due riflessioni. La prima: l’icona popolare di Gesù è davvero dura a morire. Poco importa che, nella realtà, il messia fosse un mediorientale come tanti, come quelli che…