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Creato il 20 ottobre 2015 da Farfalla Legger@ @annamariaa80
Stamani sono andata dall'ortopedico.
Mi ha trovata in gran forma, dimagrita (dice lui) ben pettinata (vuoi che venga spettinata da te), insomma una bella signora di una sessantina d'anni.
E' ancora giovane lui e dopo parecchie visite ha preso confidenza e ogni volta mi prende in giro ed io lo lascio fare. Oltre che bravo è simpatico e mi mette sempre a mio agio. Forse intuisce la mia paura a qualche suo nefasto responso.
Questa volta è tutto ok e per il momento non è necessario intervenire chirurgicamente...Quindi: "Signora bella se la goda, ha lavorato, adesso è libera ed allora se la goda la sua vecchiaia perchè la sua età è una stagione bellissima come l'autunno, pieno di colori caldi."
Rido, non immaginavo che sotto il camice bianco si nascondesse un poeta.
Ci salutiamo...fuori respiro profondamente a tutti polmoni (anche se  l'aria a Torino è molto inquinata), mi accorgo che c'è il sole, l'aria è frescolina  ma io mi sento la voglia di fare una passeggiata.
Decisione improvvisa, salgo su un pullman che mi porta in collina, scendo e ritorno a respirare a pieni polmoni. Mi sento davvero bene, felice e mi fermo in un bar per un caffè.
Idea improvvisa, telefono ad un'amica, è da un pò che non ci vediamo, le chiedo se è libera, risponde di sì, "Raggiungimi, le dico, pranziamo insieme, vuoi?"
"Sono quasi le 12" mi risponde.
"Non importa ti aspetto, qui vicino c'è un ristorante immerso nel verde, prenoto per due...vai con calma io ti aspetto..."
"Arrivo cara..."
Penso che è bello avere amici che ti vogliono bene, sono fortunata! In fondo basta così poco a voler bene, continuo a guardare il verde che c'è attorno a me.
Rimango così non so per quanto tempo, seduta su una panchina, con gli occhi chiusi a pensare alla mia vita, alla mia vecchiaia... Stranamente mi sento serena, in pace con me stessa, sento che le mie scelte stanno dando i loro frutti, devo solo pazientare ancora un pò...
All'improvviso sento un clacson, è la mia amica. Parcheggia, mi viene incontro, mi abbraccia forte, sento la sua mano accarezzarmi la spalla, e la sua guancia sulla mia.
Ho un tremore, non so. Ci guardiamo negli occhi e ci accorgiamo che sono lucidi...
Entriamo nel ristorante mano nella mano, il cameriere ci guarda, interpreta maliziosamente il nostro gesto affettuoso, e noi scoppiamo a ridere...
Sì, dottore, oggi la vita me la sono goduta davvero...alla faccia del mio male di schiena!

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