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Oggi in campo a Biella Giulia Pairone

Creato il 02 luglio 2012 da Sportduepuntozero
Tennis

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L’edizione numero 13 degli Internazionali femminili Regione Piemonte (terra, circolo Tennis Biella, montepremi di 100 mila dollari) regala subito agli appassionati un doppio turno. Delle 16 azzurre al via solamente Gioia Barbieri (7-5, 6-1 nel derby contro Carolina Pillot) e Federica Di Sarra (6-0, 6-3 in mattinata a Martina Parmigiani e 6-2, 6-2 nell’afoso pomeriggio biellese alla serba Aleksandra Krunic) torneranno in campo lunedì mattina per giocarsi l’ accesso al main draw.
Per la prima volta nella storia del torneo si sono ritrovate in qualificazione tre giovani biellesi. Francesca Bullani, classe ’96, non è riuscita a raccogliere nemmeno un game con la testa di serie numero 6, la transalpina Laura Thorpe (234 Wta). «L’emozione che ho provato è stata spettacolare – racconta -. Fin dalle fasi del palleggio ho cercato di focalizzare la mia
attenzione sull’avversaria e sulla pallina e dopo qualche gioco la tensione è sparita. Mi sono trovata in difficoltà sulla sua palla che girava molto, estremamente lavorata e difficile da contrastare. Adesso parteciperò ad alcuni tornei Itf Under 18: il primo a fine settimana a Tallin».

C’era grande attesa per le due tenniste del circolo di casa (classe ’97), che hanno giocato davanti ad un buon pubblico. Veronica Verzoletto ha raccolto un game con l’inglese Tara Moore, numero 313 del ranking internazionale. «Sono contenta perché ho cercato di fare del mio meglio – dice -. Purtroppo ho commesso troppi doppi falli, ma temevo che sulla seconda potesse entrare e sparare un vincente». Doppio 6-0 per Bianca Monaco a cospetto della numero 8 (290 Wta) Anastasia Grimalska. «Ero davvero troppo agitata – confida -. Nel corso della sfida sono andata qualche volta avanti nel punteggio del game, ma alla fine i punti importanti li chiudeva sempre lei. Una giocatrice di questo livello ha una palla pesante, ma ho visto che riuscivo a scambiare abbastanza con lei».

Alla sua sesta presenza in città Romina Oprandi (che ora difende i colori della Svizzera) è reduce dalla sconfitta patita al secondo turno di Wimbledon ad opera della numero 2 al mondo Azarenka (6-2, 6-0 lo score). In città la sua storia comincia nel 2005, quando perse all’esordio contro Elise Tamaela per 6- 4, 6-1. L’anno successivo, prima favorita del seeding e 49 Wta, si arrese nei quarti alla futura vincitrice Stephanie Foretz, ritirandosi dopo aver perso il primo set 6-1. Tornata nel 2009 grazie ad una wild card (nel frattempo era scesa al numero 227), fu sorteggiata contro la uno Alexandra Dulgheru e perse con il punteggio di 6-1, 6-1. Nel 2010 (tds 3 e 79 al mondo) ancora un ritiro: al secondo turno con la transalpina Laura Thorpe. L’anno scorso, ed è storia recente, perse da numero 8 dalla colombiana Duque-Marino (6-4, 7-5). «Quest’ anno ho giocato poco, ma adesso mi sento abbastanza bene – racconta -. Purtroppo non potrò giocare le Olimpiadi, ma sono contenta per la scelta fatta». La svizzera giocherà martedì contro Akgul Amanmuradova.

Questa mattina si parte alle 10 con gli ultimi quattro incontri validi per le qualificazioni. Gli accoppiamenti metteranno di fronte Barbieri-Thorpe, Ivakhnenko-Grymalska, Dolonc-JugicSalkic e Di Sarra-Moore. Il «main draw» si aprirà con la wild card torinese Giulia Pairone che alle 12 se la vedrà sul campo centrale con Julia Cohen. Quindi spazio alle interessantissime sfide tra Anna Tatishvili (numero 3 al trofeo Soland) opposta alla russa Valeria Savinykh e la romana in grande forma Nastassja Burnett contro la quinta favorita della vigilia Kiki Bertens (86 Wta).


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