Oggi nella direzione nazionale del PD deve passare la linea di un No ad un governo con il PDL sotto qualsiasi forma, anche quella del governo del Presidente.
E’ la linea del segretario ed è corretta.
Altrimenti si dimostra di non aver capito niente da questa batosta elettorale.
Una scelta del genere comporterebbe inoltre il suicidio politico del mio partito.
Avrebbe poi il potere di ricompattare il M5S e di lanciarlo ad una vittoria elettorale ancora più massiccia alle elezioni che si svolgerebbero comunque tra un anno, massimo due.
Un anno massimo due letti come di inciucio dai cittadini.
Possiamo capire che i parlamentari neo-eletti non vogliano tornare al voto.
Però a tutto c’è un limite e quel limite è l’accordo con chi porta i suoi parlamentari ad occupare il tribunale di Milano.
Anche perché un accordo con il PDL vedrebbe sul campo garanzie giuridiche per salvare Berlusconi dai giudici che sono inaccettabili.
Tra l’altro Napolitano è in scadenza e non penso possa guidare un processo così delicato a 10 giorni dall’elezione di un nuovo Presidente della Repubblica.
Sappiano che Veltroni è chiaramente per un governissimo.
Non sono d’accordo con lui ma gli va dato atto di non nascondere le sue idee. Questo gli fa onore.
Meno onore e responsabilità per chi dice una cosa e lavora sotto banco per un’altra, la chiarezza è necessaria in un momento di scelte difficili come queste.
Parlare chiaro è sempre meglio: no ad un governo con il PDL sotto qualsiasi forma, anche quella del governo del Presidente!
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