Magazine Cultura
Certa dell'interesse di voi lettori, vi lascio all'intervista e ringrazio Ossian d'Ambrosio per la sua preziosa collaborazione.
1 – Come è nata l’idea di scrivere un libro sugli Ogham?L'idea di concretizzare è giunta solo un paio di mesi fa , anche se avevo già raccolto questo materiale da più di un anno, tutto nasce con l'idea di un mio seminario sugli Ogham ma diverso dal solito, non inteso solo come metodo di divinazione ma come metodo sciamanico per entrare in contatto con gli spiriti della natura, e in previsione del X° Convegno Nazionale Autunnale Druidismo e Stregoneria ho voluto ampliare questo mio lavoro in un piccolo libro, in pratica ho tolto tutta la ricerca fatta dal prossimo volume che pubblicherò sul Druidismo moderno, sinceramente temevo di superare un certo volume di pagine e quindi ho preferito estrarre i capitoli dedicati agli Ogham per farne uno a parte.2 – Qual è stata la mole di lavoro e gli ostacoli che hai incontrato durante la realizzazione?
L'unico ostacolo che ho incontrato è quello di aver scritto tutto di notte, soprattutto a tarda notte, mentre il lavoro, come detto prima, si è sviluppato in circa un anno, in quanto la parte esperienziale l'ho vissuta nei diversi mesi e nelle diverse stagioni, dove ho analizzato i venti alberi degli Aicme oghamici in modo prettamente sciamanico.Non essendo un libro completamente storico o che analizza la parte linguistica e semantica, è piuttosto leggero ma allo stesso tempo, si focalizza unicamente sul rapporto uomo-albero, un rapporto completamente andato perso con i secoli, tutto questo per dire che è stato un lavoro molto personale ed esperienziale e quindi piuttosto semplice per il sottoscritto.
3 – Parlaci del libro: com’è strutturato?Il libro si divide in una parte introduttiva dove ho accennato brevemente ad un'origine e soprattutto ad una continuità dell'Ogham, una parte pratica dove descrivo come realizzare i bastoncini per la divinazione e anche altri strumenti magici e poi il resto è composto dalle schede di ogni pianta, dove ne descrivo i doni ed insegno a comunicare con essa, il tutto illustrato dai disegni di mia moglie.
4 – Puoi dirci in breve la differenza sostanziale tra Ogham e Rune?L'Ogham è un simbolo ed un archetipo dell'espressione spirituale della pianta, la Runa no.
5 – Sia gli Ogham che le Rune vengono associati agli alberi. Alcuni studiosi sostengono che non esista alcun calendario arboreo e che Robert Graves - nel suo “La Dea Bianca” - si sia inventato tutto. Tu cosa ne pensi?Sono abbastanza concorde, infatti abbiamo un disegno preciso dell'Ogham arboreo con Robert Graves ma dobbiamo ricordare che Robert Graves faceva parte non solo della Golden Down ma anche di altre chiese universaliste e quindi era in contatto con altri esoteristi del tempo, tra cui anche Ross Nicols, fondatore dell'OBOD inglese e questo non ha fatto altro che generare un continuo scambio di informazioni esoteriche.Sinceramente non mi importa se un' accademico ed uno storico sostengono la non storicità del calendario arboreo, io guardo all'eficacia di un metodo e a quello che i “poeti” e cioè i Bardi sono stati capaci di trasmettere attraverso le loro opere, e Robert Graves era uno di quelli.Bisogna considerare l'idea di fatto dell'ispirazione che una persona ( Bardo) riceve dal divino e dagli spiriti e non solo da quello che le testimonianze mute della storia ci raccontano.... spesso tutto è opinabile e la storia stessa va riscritta.
6 – Gli Ogham, oltre che lettere dell’alfabeto, sono anche strumenti divinatori. Come ti rapporti con essi in questo senso? Li hai mai utilizzati per questo scopo?Si assolutamente, seguendo la tradizione neo druidica, trovo l'Ogham molto più incline alla mia pratica.
7 – Gli Ogham quali strumenti rituali: come possono aiutarci nella pratica magica?Come spiego nel libro gli spiriti degli alberi possono donarci diversi poteri e diversi strumenti per la nostra pratica magica, la cosa più eclatante che mi viene in mente è appunto la preparazione di una bacchetta.
8 – Il libro è edito da Antica Quercia, per il momento, come sottolinei tu. È stata una scelta puramente commerciale o una scelta “obbligata”? No nessuna scelta obbligata, credo molto nell'autogestione. Sinceramente non ho neanche provato a cercare un editore, per ora voglio gestirlo io, poi vedremo.
9 – Antica Quercia nasce, come associazione culturale volta allo studio dei popoli Celti, molti anni fa. Cosa è cambiato e cosa si è evoluto da quel lontano 1992?Lo spirito della ricerca è lo stesso del 1992 fortunatamente sono cambiati e maturati gli intenti, il gruppo ha subito delle mutazioni e si è concentrato su degli obbiettivi ben precisi e la cultura e l'arte ora si mischia anche con la religione neo pagana ma cerco sempre di differenziare questi aspetti, proprio per questo ho fondato anche il Cerchio Druidico Italiano, che è l'espressione dell'emanazione religiosa dell'Anticaquercia.Nel 1992 ci si trovava semplicemente intorno ad un tavolo a bere ed a sognare, oggi organizziamo eventi di una certa misura, redigiamo libri e riviste, collaboriamo con enti e musei. Ci siamo semplicemente evoluti trascinati dalla coerenza dei nostri pensieri.
10 – La Festa di Beltane a Masserano è probabilmente il più importante appuntamento annuale italiano. Quali novità ci attendono per l’appuntamento del 2012?Grazie per il complimento! Sinceramente ho appena iniziato ad aprire i canovacci per la prossima edizione, organizzare Beltane risulta piuttosto stancante per il sottoscritto e mi prometto sempre, dopo la passata edizione, di riprendere in mano il progetto almeno dopo il Samonios, quindi per ora non ho molto da anticiparti anche se per la prossima edizione stiamo pensando di organizzare più momenti dedicati alle conferenze e alla pratica spirituale neo-pagana, senza togliere nulla alle tradizionali pratiche ludiche e musicali.
10 – Parliamo di te. Quando, per la prima volta, ti sei avvicinato al sentiero druidico?Nell’estate del 1992 feci un sogno ed al mio risveglio l’unica cosa che ricordavo era un nome di un luogo, Carnai, sinceramente al tempo non sapevo neanche dove fosse ma armato di spirito d’avventura e con la compagnia di un paio di amici intrapresi questo viaggio “iniziatico”, scoprendo poi sul posto tutti gli elementi che alimentarono la mia rinascita celtica. Successivamente nel 1997 conobbi Ele Pauletti il quale mi iniziò ad un Druidismo ermetico e serioso.
11 – Quale percorso spirituale e di studio hai affrontato per diventare quello che sei oggi?Ho iniziato come molti neo pagani italiani un percorso solitario ma poi ho preferito seguire una via iniziatica, ho viaggiato molto conoscendo diversi personaggi esponenti del druidismo e del neo paganesimo europeo e anche d'oltreoceano ma soprattutto ho visitato luoghi di potere dove ho ricevuto la cosi' detta “iniziazione lineare del luogo”, ho letto e studiato principalmente testi di autori inglesi, bretoni e anche statunitensi alla ricerca di un'altro punto di vista ma che spesso confluivano nel mio stesso modo di operare e di sentire questa tradizione. Premetto che non sono uno storico ma è molto importante per me confrontarmi con essa. Ho studiato sciamanismo con Lorenza Menegoni per poi approfondire la via Celtica, ho avuto contatti con l'OBOD inglese e faccio parte del Druidnetwork fondato da Emma Restall Orr. Mi piace però considerarmi un universalista e cioè seguire la teoria dei “vasi comunicanti” ed è per questo motivo che mi sono sempre interessato anche di stregoneria, Wicca ed altre pratiche esoteriche.
12 – Come vedi il futuro del neodruidismo – e in generale delle associazioni neopagane - in Italia?Sono dell’idea che il movimento druidico in Italia è ancora un po' “oscuro” e acerbo, sono a conoscenza dell'esistenza di alcuni gruppi ma non conosco quello che fanno in pratica, e soprattutto quale è il loro lignaggio. Purtroppo L’Italia a differenza degli altri stati europei e non dove si è sviluppato il Druidismo, non ha ancora colto lo spirito più nobile dell’etica druidica e cioè l’amore per la pace e l’amore reciproco che incoraggia la magia delle relazioni sociali della comunità. Questa premessa per dire che fondamentalmente posso parlare solo per me stesso e per il Cerchio Druidico Italiano e non posso descrivere nessuna altra realtà druidica del nostro paese. Riguardo invece alle associazioni neo pagane trovo che ci sia stato un buon sviluppo negli ultimi anni, nella mia distrazione, vedo che sono nati diversi gruppi anche nel centro e sud Italia e che soprattutto non fanno solo chiacchiere ma si rimboccano le maniche e organizzano incontri ed eventi.
13 – Sicuramente hai in cantiere nuove idee per libri e iniziative… qualche anticipazione?Sì, come anticipato prima sto lavorando ad un libro un po’ più “corposo” di Ogham, nel senso che ha molti più capitoli e tratta esclusivamente di Neo Druidismo, dalla storia, all'etica e alla cerimonialità, sono anni che ci lavoro ma è in perenne mutamento... spero di riuscire a concluderlo per fine Dicembre 2011. Il resto dei progetti sono sempre ancorati agli eventi dell’Anticaquercia.
INFO:Chi volesse acquistare il libro "Ogham" può andare direttamente sul sito di Antica Quercia e fare la richiesta:http://eshop.anticaquerciashop.com/store/product_info.php?cPath=146&products_id=1437
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