All’Oglio Po di Casalmaggiore diventa precaria anche l’assistenza religiosa. Persino il reverendo padre Giuseppe Ripamonti ha lasciato l’incarico di supplenza del reverendo padre don Paolo Tonghini. Persino padre Ripamonti era precario, supplente di don Paolo, ma solo per sei mesi, scaduti i quali, l’assistente titolare non può essere sostituito. Certo la consolazione di un prete a un malato non può mancare e i sacerdoti casalaschi non mancheranno di rendersi disponibili all’occorrenza. Sarebbe molto amaro constatare che è più facile trovare un medico che un prete. Il vecchio adagio che sovviene a chi scrive è che “il prete arriva sempre prima del medico”, ovvero che le ragioni del cuore percorrono un sentiero imperscrutabile persino per le tecniche mediche più avanzate.
Resta il dato granitico, acre ma amministrativo che un fido sacerdote sostituto contrattualizzato non c’è ancora. Il vicario generale del vescovo Dante Lafranconi, monsignor Marchesi, trasmetterà all’amministrazione ospedaliera il nominativo del sacerdote sostituto per l’Oglio Po, la cui sopravvivenza meriterebbe opportune preghiere, oltre che opere buone per la salvezza del presidio ospedaliero casalese.
I malanni dell’ospedale di Casalmaggiore, presidio di Cremona, si fanno acuti, i timori che il grande paziente – l’ospedale stesso Oglio Po – venga meno, turbano i sonni degli amministratori di Casalmaggiore. Sarebbe una perdita immensa per la cittadina al crocevia con cinque province, falcidiate tuttavia delle riforme da un governo che dà l’impressione di poter tagliare qualunque cosa in qualsiasi momento. La speranza è che non manchi il salvifico miracolo che ridia vita al presidio ospedaliero della libera repubblica di Casalmaggiore.
Riporto il passaggio cruciale della recente delibera della direttrice amministrativa dell’azienda ospedaliera di Cremona Ida Beretta che prende atto della decadenza del fido sostituto di don Tonghini:
0.000000 0.000000con deliberazione n. 568 del 8 luglio 2003, che si dà per integralmente dedotta, è stato
disposto di stipulare con la diocesi di Cremona una convenzione per il servizio di
assistenza religiosa presso i presidi ospedalieri di Cremona e Oglio Po;
con determinazionI dirigenziali n. 39 del 28/0112010, n. 34 del 28/01/2012 e n. 35 del
26.01.2012 è stato disposto di attivare una collaborazione coordinata e continuativa
per attività di assistente religioso presso il presidio “Oglio Po” con il Rev.do Don
Paolo Tonghini, nominato dal Vescovo di Cremona ad “assistente religioso a tempo
parziale nel presidio ospedaliero “Oglio Po” con un impegno massimo di 24 ore
settimanali per il periodo dal l o febbraio 20 l Oal 31 gennaio 2013;
con determinazioni dirigenziali n. 35 del 01102/2011, n. 36 del 26.01.2012 e n. 60 del
21/02/2012 si era preso atto della designazione, da parte del Vicario Generale della
Diocesi di Cremona, del Rev.do Padre Giuseppe Ripamonti quale sostituto, in caso di
necessità, dell’attuale cappellano presso il presidio ospedaliero “Oglio Po”;
vista la nota del 19/06/2012 con la quale il Vicario Generale della Diocesi di Cremona
comunica la cessazione del Rev.do Ripamonti Padre Giuseppe dall’incarico di sostituto del
cappellano titolare presso il presidio ospedaliero “Oglio Po”, a decorrere dal 01106/2012 (ugl
3115/2012);
tenuto conto dell’istruttoria compiuta dal responsabile del procedimento che attesta la
regolarità tecnica e la legittimità della determinazione;
ritenuto di prendere atto della suddetta comunicazione e di restare in attesa della nomina del
nuovo cappellano sostituto da parte della Diocesi di Cremona,
DISPONE
l) di prendere atto della cessazione del Rev.do Ripamonti Padre Giuseppe dall’incarico di
sostituzione, in caso di necessità, del cappellano titolare del presidio ospedaliero “Oglio
Po” a decorrere dal 01106/2012 (ugl 31/05/2012);
2) di dichiarare il presente provvedimento immediatamente esecutivo ai sensi dell’ art. 18
della L.R. n. 33/2009.