OGM: Commissione Ue autorizza 4 tipi di soia
La Commissione europea ha autorizzato il via libera, per 10 anni, all'importazione e alla trasformazione a fini alimentari e per produrre mangimi, di quattro tipi di soia geneticamente modificata: la A5547-127 della Bayer, la 356043 della Pioneer, e le 40-3-2 e Mon 87701 di Monsanto.
È alla Commissione europea che spetta infatti l'ultima parola, in mancanza di una decisione, favorevole o contraria, dei 27 Stati membri. La procedura di autorizzazione per l'immissione di prodotti alimentari OGM sul mercato prevede, in un primo tempo, il voto del Comitato europeo della catena alimentare e animale che, in mancanza di un accordo, passa il dossier al nuovo Comitato d'appello europeo introdotto dal Trattato di Lisbona, che rappresenta la fase finale nella procedura di autorizzazione.
Pertanto, al pari di quanto avveniva prima al Consiglio dei ministri dell'Ue, se in appello i rappresentanti dei 27 riuniscono una maggioranza qualificata di voti a favore, il dossier viene approvato; se invece la maggioranza qualificata è contraria, la proposta viene respinta. In mancanza di una maggioranza favorevole o contraria, è la Commissione europea che dà esecuzione alla proposta, come per questi dossier.
“L'autorizzazione dell'Europa a quattro nuove varietà di soia Ogm – commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - è uno scacco matto alla sicurezza alimentare. Gran parte della soia che importiamo finisce nella catena alimentare attraverso i mangimi per gli animali d'allevamento. Questa discutibile scelta trascura, quindi, il principio di precauzione a discapito della sostenibilità ambientale, della sicurezza dei consumatori e dell'agroalimentare di qualità alimentando, solo le lobby del biotech”.
In merito al via libera della Commissione Ue si è espresso anche Alessandro Triantafyllidis, presidente nazionale dell'Associazione italiana per l'agricoltura biologica (Aiab). “L'autorizzazione di 4 varietà di soia Ogm per l'importazione e la trasformazione a fini alimentari e per produrre mangimi da parte della Commissione Europea è l'ennesima iniziativa autoreferenziale di questa istituzione, che si assume la responsabilità di autorizzare nuove varietà transgeniche anche di fronte all'assenza di supporto da parte degli Stati membri e alla vasta contrarietà dei cittadini europei, testimoniata e riconfermata ad ogni rilevazione di Eurobarometro”.
“La mancata approvazione delle varietà GM di soia da parte degli Stati membri riuniti nel Comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale, aveva già dimostrato – continua il presidente AIAB - la situazione di impasse politica e diffusa contrarietà dei governi nazionali al transgenico, spinti dall'opinione pubblica interna.
Nonostante le recenti decisioni di Basf e Monsanto di abbandonare l'operatività in Europa, questi colossi del biotech continuano a inondare il continente dei loro cattivi prodotti. Tutto questo avviene con quella che appare sempre di più una complicità della Commissione Europea e dell'Efsa, che da la propria approvazione sui nuovi Ogm ad ogni singola notifica che riceve dall'industria biotech”.
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