Non mi va di andare incontro, di nuovo, a delusioni di questo genere. A questi timori, a queste ansie, che mi prendono lo stomaco, lo annodano, che mi oscurano gli occhi e mi rubano il sorriso. Possibile che la storia debba ripetersi? Possibile che queste paure abbiano un fondamento?
Le certezze più solide, quando cominciano a crepare, a incrinarsi, graffiano il cuore. È uno splendido castello che viene minato alle fondamenta, iniziando a traballare, riducendo la sua sicurezza. Non posso fuggire dal castello. Devo riparare quelle crepature, ma da solo non ce la faccio. Voglio chiedere aiuto, ma lo posso domandare solo a chi a quelle crepature ha dato un motivo d'esistenza. Sono in un vortice, allora?
Dove andrò, che farò, con chi parlerò? Quelle crepe m'intimoriscono, sono preso dall'ansia.
Quando il riparo contro il mondo comincia a crollare...
Terra, vuoto di pensieri, incoscienza. Gioia.
Mi manchi.