I problemi non viaggiano soli. Mai. I problemi sono come una colata di lava, che fagocita e si accresce a ogni passo, che trascina tutto con sé in un ritmo costante e pigro. Si muove sinuosa, con eleganza, e non riesci a distogliere lo sguardo perché il modo in cui distrugge, spezza, polverizza, è ipnotico.
E quando si è ipnotizzati la mente è intorpidita, le gambe non collaborano, i sensi non rispondono. Solo il cuore continua a battere, incurante che a valle ci sei tu in attesa di essere divorato dalle fiamme. Ti ricorda che sei vivo anche quando non hai la forza di combattere.
“Ogni maledetta volta” è il secondo volume, di una serie di compagnion, di Angela D’Angelo, edita nella collana digitale You Feel di Rizzoli e uscito lo scorso 10 luglio. Ero molto molto curiosa di leggere la storia di Edo, perché quella della sorella mi aveva colpito molto, intrattenendomi e regalandomi delle belle risate. E se anche il basket non mi piaceva giocalo da ragazzina (Santo prof di Ed. Fisica) tanti miei amici ci hanno giocato e *coffcoff* anche la mia prima cotta giocava a basket*coffcoff*. E se Zanin dalla sua aveva la dolcezza, Edo è l’emblema dello stronzo, quello che non si smentisce mai, e finisce per capire che è lui che deve mettersi in gioco, e cambiare davvero.
Edoardo De Santis, capitano della Stars Roma, non è un uomo facile: orgoglioso, prepotente e scontroso, affronta la vita con rabbia e una buona dose di arroganza. Finché un infortunio fa crollare le sue certezze e lo intrappola in una spirale di dolore e sfiducia nel futuro. L’aiuto che riceve inaspettatamente da Sophie Molinari, figlia del presidente della squadra, è la terapia migliore. Ma cosa nasconde quella donna dietro un sorriso che incanta e un corpo che farebbe impazzire chiunque? Edoardo sarà capace di accantonare l’orgoglio per lasciarsi aiutare? La sfida si gioca su un terreno insidioso, e mettere insieme i pezzi di un uomo distrutto potrebbe avere per Sophie un prezzo altissimo. Edoardo è l’unico che può salvare se stesso e capire davvero cosa vuole nella vita. Dopo il successo di “A letto con il nemico”, questa è la storia ardente e appassionata che stavate aspettando.
Ci sono momenti della vita in cui sembriamo perduti, in cui non sappiamo in che direzione andare perché in un qualche modo assurdo abbiamo perso la bussola, il nord che ci porta a realizzare i nostri sogni e le nostre aspettative. Perdere tutto, in un attimo, diventa facile, soprattutto quando a rimetterci siamo noi in prima persona. Per un atleta, un infortunio, è la fine, è qualcosa di talmente probabile, ma talmente pauroso, uno spauracchio di dimensioni enormi, l’uomo nero di chiunque usi i propri muscoli, tendini e cuore per il proprio lavoro, che esserne colpiti e totalmente debilitante. Edoardo non è da meno, e con il suo stile graffiante e volgare, che non risparmia pensieri compromettenti e parolacce, ci racconta la sua disavventura sul campo, ma soprattutto il suo recupero psico-fisico. Edoardo è uno che se ci avessi a che fare prenderei a badilate dalla mattina alla sera, incontenibile nei suoi atti di forza, inarrestabile nella sua paura ad impegnarsi e a socializzare, si scontra con l’inevitabilità di una vita fatta di allenamenti e sacrifici, partite la domenica e trasferte. Essere il capitano poi, lo rende il punto di riferimento per tutti i membri della squadra che guardano a lui come un idolo, una certezza, il portatore della luce, quello che sul campo saetta, uno dei migliori cestisti del campionato. Eppure Edoardo è tanto spavaldo quanto fragile, uno che si ritrova a frammentarsi di fronte alla certezza che la sua carriera è finita. Alcool e donne diventano la necessità di default per annubilarsi la mente e finire nelle grinfie dell’oblio per non pensare, per andare avanti. Spezzarsi lo rende insicuro e piagnucolante. È sempre stato la colonna portante della sua famiglia, della sua squadra, dei suoi amici, la roccia su cui gli altri si sono sempre appoggiati. E ora che lui è crollato si ritrova completamente solo, ad affrontare la verità della sconfitta. Ma non è proprio così… dal nulla infatti spunta Sophie, l’ultima persona che si sarebbe aspettato di ritrovarsi al fianco. Sophie è una santa, o meglio è una donna con dei sentimenti veri, capace di sopportare il peso della rabbia di un atleta ferito, che alza il capo quando serve, che non accetta i soprusi verbali di un Edoardo in crisi, ma che al contempo gli resta al fianco a regalargli sostegno quando serve.
In una cittadina canadese dimenticata da tutti, sperduti tra la neve, in un inverno gelido, lontani dal clamore di una Roma invasata, Edoardo e Sophie devono fare i conti con se stessi, e con le loro possibilità, ma soprattutto con i loro desideri.
Il particolare da non dimenticare? Cornetti al cioccolato…
Una romance intesa e passionale, consumata in un momento terribile nella vita di Edoardo con la forza di una donna che non esita, neanche quando viene attaccata. La penna dura della D’Angelo non si smentisce, in un connubio tra erotismo e lotta, ingranaggi che si incastrano. Non è facile vincere nella vita, bisogna metterci tutti sé stessi e soprattutto bisogna imparare ad ammettere i propri sbagli.
Buona lettura guys!
Ringrazio immensamente Angela D’Angelo per avermi regalato l’opportunità di leggere in anteprima la sua storia in cambio della mia onesta opinione. Non posso che esserne felice.