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Ogni tanto

Creato il 18 aprile 2011 da Gadilu

Ogni tanto

Ogni tanto mi ritrovo nuovamente impelagato in una discussione su autodeterminazione/autonomia. Sono come piccoli scoppi che si accendono, senza introduzione apparente, un po’ alla rinfusa. Allora vado subito a visitare i due o tre principali siti d’informazione per capire se questo rinnovato interesse scaturisce da una notizia, se insomma è accaduto qualcosa in grado di poter giustificare la ripresa di una simile discussione. Ma non trovo mai nulla (al massimo un’intervista nella quale il signor x ha blaterato qualcosa sull’argomento, suscitando le reazioni di y, w e z). Il tema è insomma uno di quelli che vengono tenuti in vita artificialmente e per molti versi mi ricorda l’accanimento terapeutico su un malato terminale.

Come finiscono generalmente discussioni di questo tipo? Con la frase: “l’autodeterminazione è un diritto”. Certo che è un diritto. Ma detta così non si capisce bene. Occorre un’immagine.

Se io abito in una stanza al quarto piano e in questa stanza si accende il fuoco, è chiaro che io posso abbandonare la stanza passando dalla finestra (per fortuna c’è un cornicione abbastanza spesso, ho controllato) e non dalla porta (che sta fiammeggiando là sullo sfondo). Ma se al posto del fuoco vero, le fiamme che adesso si vedono provengono semplicemente da una scena del telefilm che stavo vedendo prima di perdermi in queste oziose riflessioni? Avrebbe senso che io abbandonassi precipitosamente la stanza buttandomi dalla finestra?

Ecco, i nostri autodeterministi somigliano quasi tutti agli spettatori di quel telefilm. Cambiassero almeno canale, ogni tanto.



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