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Ogni tanto ci penso

Da Slela
Ci penso soprattutto di notte.
Quando mio marito già dorme accanto a me. Dopo circa 3 secondi dall'aver posato la testa sul cuscino.
E io, femmina, ci impiego di più, con la mente che vaga libera.
Qualche volta immagino cosa succederebbe quando se uno dei miei figli, adolescente o poco più, venisse a chiedermi: "mamma, perché vedo i puntini neri quando guardo in giro?"
Oppure "mamma, perché la mano mi fa sempre le 'formichine' come fosse addormentata?"
O anche "mamma, perché mi sento sempre così stanco?"
Come farei a mantenere una faccia tranquilla e sorridente?
Ce la farei?
Me lo chiedo soprattutto quando qualcuno, spesso medico o infermiere, mi dice che siamo stati incoscienti.
E allora di notte ci penso.
Siamo stati incoscienti?
Ho una gran fifa.
E siccome questa fifa la devo tenere stretta e nascosta profondamente dentro di me, la scrivo qui.
Che così esorcizzo e non ci penso più.
Almeno fino alla prossima notte.

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