” Oh selvaggio Vento d’Occidente” Percy Bysshe Shelley

Da Lielarousse

Fossi una foglia morta potresti sollevarmi,
fossi una rapida nube volerei con te,
fossi un’onda fremerei alla tua forza;
se condividessi l’impulso della tua potenza,
solo un po’ meno libero di te, vento incontrollabile!
Se come nell’infanzia ti fossi compagno
nel tuo alto vagare per i cieli,
quando era un sogno superare
il tuo rapido passo celeste,
non ti pregherei in questo mio dolente bisogno.
Sollevami come onda, come foglia, come nube.
Cado sulle spine della vita e sanguino!
Un greve peso di ore ha incatenato, incurvato
una creatura a te troppo simile:
indomita, rapida, fiera.
Fa’ di me la tua cetra, come fossi foresta;
che importa se le mie foglie cadono come le sue!
Il tumulto delle tue potenti armonie
a entrambi porgerà un canto
profondo, autunnale e dolcemente triste.
Sii dunque il mio spirito, o Spirito fiero!
Spirito impetuoso, sii me stesso!
Guida i miei morti pensieri per l’universo
come foglie appassite in cerca di nuova vita!
E con la magia di questi versi
disperdi le mie parole fra gli uomini,
come da un focolare appena spento
le faville e le ceneri!
per la terra addormentata, il mio labbro
sia tromba di profezia! Oh, Vento,
se viene l’Inverno, quanto è lontana la Primavera?

Georg Baselitz “Albero blu”
“La verità è il quadro, ma certamente non sta nel quadro”

…Come vivere a testa in giù…



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