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Ohh...Amore, la ciccia e le mie patatine preferite!

Da Birdin
Ohh...Amore, la ciccia e le mie patatine preferite!
Tra i lavori più belli e malpagati che ho fatto vi è sicuramente quello di educatrice nelle scuole. Tra le più memorabili, sicuramente metto le materne, dove tanti bambini (ma pure alcune maestre) mi hanno lasciato ricordi che sarebbe un peccato tenere chiusi nel cassetto.Aurora, per esempio. Arriva in classe a tre anni, nella classe dei cinquènni perché coi coetanei non c'era più posto. Aurora era alle prese con una gran quantità di capelli biondi in formato ricci e un fratellino appena arrivato a rompere, per così dire, gli equilibri familiari.Arrivava a scuola con la mamma che ancora cercava di attorcigliare l'elastico intorno a trecce storte o codini scomposti mentre lei faceva una faccetta sottomessa. Appena la mamma spariva, Aurora si avvicinava a qualcuna di noi grandi, di noi con cui poter parlare di certe cose, e raccontava inverosimili, vi giuro, inverosimili storie di crudeltà materna nei suoi confronti. A volte condite con parolacce che pronunciava con una grande serietà, ma che erano esilaranti perché solo lontanamente vicine a quelle vere.Un giorno una della maestre le fa:" Aurora, come si chiama il tuo papà?""Fabrizio.""E la tua mamma?""Mamma.""No, tesoro...papà è papà Fabrizio e la mamma...?""Mmhh...mamma!"Circoletto di maestre pronte a godersi lo spettacolo."Aurora, no, il nome volevo sapere...insomma, il papà, quando ha bisogno di qualcosa, come la chiama la mamma?""Ahhh...Amore!"

Ecco, non vi sembra un bel nome? Così io da qualche giorno, non sapendo ancora se è un maschietto o una femminuccia quello che tra qualche mese terrò tra le mia braccia, ho deciso dentro di me di chiamarlo Amore e basta.E questo amore mi sta portando pure la sorpresa di sentire un impellente desiderio di mangiare cose che mai e poi mai...cose degne di una tipa come Aurora, ecco.Tipo il pranzetto dell'altro giorno, messo su dopo che il pomeriggio precedente da Carolina avevo visto questi bocconcini di pollo in crosta di patatine fritte, quelle in busta...sì, una cosa da tipe troppe giuste, che non si fanno problemi per le dita unte, perché questi croccantosi pezzetti  di petto di pollo (che fa tanto bene) per me si mangiano rigorosamente con le mani, tra un sorso e l'altro di Pepsi ben fredda, intinti di tanto in tanto in ketchup o, io preferisco, brown sauce. E per accompagnare, una fresca  e salutare insalatina. Di stagione, of course...;)


Ohh...Amore, la ciccia e le mie patatine preferite!

ingredienti

petto di pollo in fettine
patatine 
Aprire la confezione delle vostre patatine preferite (io quelle rustiche, un po' spesse e ondulate) e versare una quantità generosa in una ciotola. Tagliare a pezzetti il petto di pollo (meglio se le fettine sono sottili, altrimenti dategli una battuta) e versarlo nella ciotola. Premete con forza per farlo aderire bene e distribuitelo in una teglia ricoperta di carta forno. Infornare per 20-30 minuti a 180°C. Accompagnare con ketchup o brown sauce e una fresca insalatina.

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