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oidio rose

Creato il 01 marzo 2013 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Oidio rose


Le rose sono le piante da giardino con l’effetto ornamentale più sorprendente. Purtroppo, la loro bellezza non è sufficiente a proteggerle da malattie e infezioni. Molte di queste sono causate da funghi patogeni che si diffondono in determinate condizioni ambientali. Tra le patologie fungine più dannose, ricordiamo l’oidio o mal bianco, avversità in grado di colpire qualsiasi varietà di rosa, dalla più delicata alla più resistente. Nelle varietà meno suscettibili, l’oidio si combatte con specifici antifungini, mentre in quelle più delicate, i danni estetici possono essere molto gravi e non sempre risolvibili.

Caratteristiche


L’oidio delle rose è causato da diverse specie di funghi patogeni, tra cui Oidium leucoconium e Podosphaera pannosa. L’oidio si trasmette tramite delle strutture chiamare conidi, che vengono trasportate dal vento. I conidi svernano sulle piante su cui si depositano o sul terreno dove sono caduti. In caso di cattive condizioni climatiche, muoiono entro un paio di giorni, mentre, in condizioni favorevoli, liberano le spore, dette ascospore, che causano la malattia. Le condizioni che favoriscono la diffusione dell’oidio sono l’elevato tasso di umidità ( 80%) e le temperature comprese tra venti e venticinque gradi.

Sintomi


L’oidio delle rose presenta dei sintomi classici, ovvero una muffa biancastra che ricopre le parti colpite, specialmente le foglie, i fiori e i germogli in via di sviluppo. La muffa bianca, inizialmente, si presenta con delle macchie isolate, man mano che l’infezione avanza, le parti colpite si ricoprono interamente di questa patina biancastra. La muffa si forma dall’unione e dall’intrecciamento del micelio del fungo, organo deputato alla nutrizione e alla sopravvivenza dello stesso. L’oidio colpisce le parti esterne delle rose, da cui sottrae la linfa vegetale. Durante la malattia, le foglie si ingialliscono, si seccano e cadono, i boccioli tendono a non svilupparsi, mentre i fiori maturi appaiono macchiati e con una consistenza secca simile alla carta. I rami e i germogli giovani appaiono, invece, disseccati e ricoperti di muffa bianca.

Prevenzione e lotta


La prevenzione dell’oidio si effettua praticando delle potature che diano aria e luce alle parti vegetali delle rose. Per prevenire l’infezione, i resti dei tagli vanno immediatamente eliminati. Inoltre, è buona norma evitare i ristagni idrici e le eccessive concimazioni azotate. A scopo preventivo si possono usare anche prodotti a base di zolfo bagnabile, da somministrare dalla primavera all’autunno, periodo di comparsa della malattia. La lotta all’oidio si può effettuare sempre con i prodotti usati a scopo preventivo, iniziando un primo ciclo dopo una settimana, per eliminare le spore, e altri cicli ogni dieci giorni. La terapia contro l’oidio delle rose si può effettuare con altri prodotti sistemici, come i triazolici. Per evitare fenomeni di resistenza del fungo, è consigliabile alternare tra loro i vari fungicidi.

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