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Ok, hai finalmente il tu primo flash esterno. E adesso?

Da Ragdoll @FotoComeFare

Articolo originale (Ok, hai finalmente il tu primo flash esterno. E adesso?) pubblicato su FotoComeFare.

Se hai mai usato il flash integrato sulla tua fotocamera reflex, sai bene come sia un ottimo strumento per creare spesso foto inguardabili o quasi (come avevo già discusso nell’articolo Il flash integrato: se lo conosci lo eviti ). Però, ci sono parecchie situazioni in cui la luce scarsa mette in difficoltà molte fotocamere.

Quando anche seguire i consigli per fare foto in situazioni di luce scarsa non è sufficiente, nasce il desiderio di comprare un flash esterno .

Ne esistono modelli per tutte le tasche, procurarsene uno di qualità è anche più economico che comprare un nuovo obiettivo. Così, ne compri uno e sei pronto a fotografare in qualsiasi condizione di luce. O forse no? Perché, anche con un flash esterno, continui a realizzare scatti soddisfacenti?

Il flash esterno è uno strumento potente, ma deve essere usato con criterio per migliorare invece che peggiorare le tue foto. In questo articolo trovi le tecniche per trarre il meglio del tuo nuovo flash esterno . Una curiosità, in inglese viene detto hot shoe flash, dove hot show e l’alloggiamento in cui fissi il flash, in italiano detto anche slitta calda.

flash esterno

Il flash esterno non è la panacea

Rispetto al flash integrato, un flash esterno ha parecchi vantaggi :

  • è più potente,
  • è orientabile,
  • e più lontano dall’obiettivo,
  • ha molte più impostazioni su cui si può agire,
  • produce una luce di dimensione maggiore.

Eppure, queste caratteristiche non bastano a garantire in automatico foto bellissime.

Innanzitutto, seppur di area maggiore rispetto alla luce prodotta da un flash integrato, la luce prodotta da un flash esterno rimane comunque piccola in termini assoluti. Come ho scritto nell’articolo sulle caratteristiche della luce , ciò implica un altro contrasto, quindi ombre scure e molto marcate.

In secondo luogo, il flash esterno deve comunque obbedire alle leggi della fisica, in particolare alla legge dell’inverso del quadrato. Questa legge afferma che la potenza della luce emessa da una qualsiasi sorgente è inversamente proporzionale al quadrato della distanza. In parole povere, all’aumentare della distanza del soggetto del flash la luce che lo raggiunge si riduce molto velocemente .

Perciò, senza la dovuta attenzione, anche con un flash esterno è facile ottenere un soggetto molto illuminato e uno sfondo decisamente più scuro, quasi nero (come nella figura qui sotto). Nella maggior parte dei casi, questo non è il risultato che desideri ottenere.

Ok, hai finalmente il tu primo flash esterno. E adesso?

In questa foto, puoi vedere cosa succede mettendo la fotocamera ed il flash totalmente in automatico (la scena era anche illuminata da una lampada sul soffitto):

  • lo sfondo è troppo scuro rispetto ai soggetti,
  • le ombre sono estremamente dure ,
  • l’illuminazione frontale rende i soggetti bidimensionali e poco piacevoli.
Impariamo a migliorare questa situazione.

Come funziona un flash esterno?

Al giorno d’oggi, i flash esterni si basano sulla tecnologia TTL (through the lens, attraverso la lente). Essa misura la quantità di luce che entra nell’obiettivo e determina di conseguenza quanto deve durare il lampo emesso dal flash per ottenere un’esposizione corretta.

Più precisamente, per quanto riguarda i due marchi principali, Canon usa la tecnologia e-TTL mentre Nikon la tecnologia i-TTL.

Il valore di esposizione calcolato automaticamente può essere modificato attraverso la compensazione dell’esposizione del flash, proprio come avviene per la compensazione dell’esposizione sulla fotocamera .

Ovviamente, ciò vale quando si lavora in automatico. Anche l’esposizione del flash, come quella della macchina fotografica, può essere impostata manualmente. In questo articolo, ci concentriamo su quello che si può fare lavorando con il flash in automatico.

Come sfruttare al meglio il flash esterno

Il flash esterno montato sulla fotocamera, impostato in automatico e puntato dritto contro il soggetto, non sarà molto d’aiuto. Ci sono invece quattro tecniche che puoi usare per avere maggiore controllo ed usarlo efficacemente per migliorare i tuoi scatti:

  • correggere la potenza attraverso la compensazione dell’esposizione,
  • far rimbalzareil lampo del flash su una superficie vicina,
  • diffondere la luce,
  • usare il flash separato dalla fotocamera (combinando eventualmente con le tecniche elencate sopra).

In questo articolo mi concentro solo sulle tecniche applicabili con un flash montato sulla fotocamera. Separando il flash dalla fotocamera si genera un’infinità di possibilità che meritano approfondimenti piuttosto corposi.

Inoltre, in molte occasioni, pensa ad esempio ad una festa in casa, ti ritroverai a dover usare il flash montato sulla fotocamera, senza gli strumenti, lo spazio, il tempo di separarlo dalla fotocamera e studiarne la posizione migliore.

Correggere la potenza del flash

La prima cosa che devi tenere presente è la possibilità di compensare l’esposizione del flash . Tra l’altro, ciò è possibile anche sul flash incorporato.

Generalmente la compensazione dell’esposizione va da +3 EV a -3 EV, ad intervalli di 1/3 EV. Quando punti il flash direttamente verso il soggetto e ti accorgi che questo pare troppo illuminato, la prima cosa che puoi provare è ridurre la potenza del lampo , ovvero usare una compensazione dell’esposizione negativa. Già solo questa correzione in alcuni casi garantisce risultati molto migliori.

Ad esempio, i fotografi di matrimoni spesso impostano un’esposizione corretta per l’ambiente, senza considerare il flash. Poi impostano una compensazione dell’esposizione del flash tra -1 EV e -2 EV. In questo modo riescono a illuminare correttamente il soggetto in primo piano, ottenendo al contempo una buona esposizione per lo sfondo, evitando quindi che sia troppo scuro.

Nell’immagine qui sotto ho fotografato gli stessi soggetti di prima, illuminati dalla stessa lampada sul soffitto. Ho però usato la modalità a priorità di apertura, in maniera che l’esposizione fosse decente per lo sfondo.

tutorial flash 2

In questo modo la fotocamera ha diminuito la potenza del flash e almeno lo sfondo risulta più piacevole. Però, le ombre sono comunque pessime e l’illuminazione frontale mostra ancora tutti i suoi difetti.

Rimbalzare il lampo del flash

Puntare direttamente la luce contro il soggetto in molti casi è però una brutta idea. Entra quindi in gioco la possibilità di orientare la testa del flash , cosa non possibile con un flash integrato.

Orientando la testa del flash, puoi fare in modo che la luce colpisca non il soggetto ma una superficie vicina, venga riflessa e poi raggiunga il soggetto. In questo modo ottieni due risultati positivi:

  1. hai maggiore controllo sulla direzione della luce, potendo così ad esempio usare una luce laterale, spesso molto efficace,
  2. ottieni che la luce venga diffusa.

Come sai dell’articolo che descriveva le caratteristiche della luce , una luce più diffusa è generalmente più piacevole e garantisce ombre più morbide.

Ma su quale superficie riflettere la luce del flash?

La prima superficie da considerare è quel piccolo cartoncino bianco si può estrarre dalla parte superiore della testa di molti flash. Solitamente, lo si usa inclinando la testa del flash verso l’alto. In questo modo il lampo generato dal flash colpisce il cartoncino, viene riflesso e diffuso, e poi raggiunge il soggetto davanti alla fotocamera.

Seppur piccolo, questo rettangolo bianco si rivela estremamente utile. Se il flash in tuo possesso non lo include, lo puoi sostituire facilmente con un qualsiasi cartoncino bianco che puoi attaccare col nastro adesivo sopra la testa del flash.

Ecco come risultano i soggetti che ho mostrato sopra usando il cartoncino per fotografarli e inclinando la testa del flash di 45° verso l’alto.

tutorial flash 4

La foto è un po’ sottoesposta, però preferisco mostrartela senza ritocchi. Vedi che le orribili ombre sono sparite. In particolare, sotto l’angelo a destra ci sono ancora le due ombre, dovute al flash e alla lampada, ma quella del flash non è più troppo marcata. L’ombra delle ali poi è totalmente sparita.

L’uso del cartoncino, però, non ti permette una grossa scelta nella direzione da dare alla luce . Questa però è fondamentale per l’estetica complessiva della foto.

Quando il flash è montato sulla fotocamera, il modo più efficace per controllare la direzione della luce consiste nel farla rimbalzare su una superficie vicina, come una parete o il soffitto . La parte difficile, in questo caso, sta nel calcolare il corretto angolo in maniera che la luce rimbalzando colpisca esattamente il soggetto dalla direzione che desideri. All’inizio, ti troverai a procedere per prove ed errori, ma piano piano diverrà sempre più automatico.

Come puoi immaginare, le caratteristiche della superficie riflettente influiscono sulla qualità della luce. In particolare:

  • più lontana è la superficie del flash dal soggetto, più diffusa risulterà luce,
  • colori chiari riflettono più luce, quindi sono da preferire,
  • superfici lucide riflettono una maggiore quantità di luce rispetto a quelle opache.

Ricordati sempre che riflettere la luce comporta una perdita di potenza . Quindi, in molti casi ti sarà necessario usare una compensazione dell’esposizione del flash positiva. Maggiore è la distanza del flash dalla superficie riflettente e della superficie dal soggetto, maggiore sarà la compensazione necessaria.

Nella foto qui sotto, ho fotografato sempre gli stessi soggetti ruotando il flash di 90° a destra e facendolo quindi rimbalzare contro la parete  bianca a meno di un metro di distanza.

tutorial flash 5

Come puoi notare, si vede solo l’ombra proiettata dalla lampada sul soffitto. Le ombre proiettate dal flash sono sparite. In più, la luce laterale modella i soggetti, dando l’ora una tridimensionalità. Nota soprattutto il viso dell’angelo a sinistra: vedi come le ombre gli danno volume?

Nelle foto qui sotto ho poi puntato il flash verso l’alto con due angolazioni diverse.

tutorial flash 7

Flash puntato in alto a 90°.

tutorial flash 8

Flash puntato in alto a 135°.

Anche in questo caso, le ombre spiacevoli spariscono e si può giocare con le ombre sui soggetti per creare effetti diversi.

Diffondere la luce del flash

Come hai visto, riflettere la luce non serve solo a modificarne la direzione, ma anche a diffonderla. Volendo, puoi diffondere la luce già alla sorgente.

Diffondere la luce del flash, come ho già scritto sopra, è importantissimo per ammorbidire le ombre e ottenere un risultato più piacevole . Se non hai a disposizione una superficie su cui far rimbalzare la luce nella direzione che preferisci, riuscire almeno a diffondere la luce è già un ottimo aiuto.

Diffondere la luce del flash richiede per forza l’uso di qualche accessorio, ma in genere si tratta di accessori piuttosto economici. La prima possibilità è data dal piccolo diffusore di plastica incluso in molti flash che si può anche acquistare per pochi euro in qualsiasi negozio.

Si tratta di uno strumento pratico e poco ingombrante, ma i suoi effetti sono molto limitati . La diffusione, infatti, è legata alla dimensione della fonte di luce: maggiore è la dimensione maggiore e la diffusione. Il diffusore di plastica ha una dimensione poco superiore a quella della testa del flash, quindi la sua efficacia non può essere molta.

Questo il risultato che ho ottenuto fotografando sempre gli stessi soggetti con il diffusore.

tutorial flash 9

Ciò che puoi notare è una lieve diminuzione nella durezza delle ombre. Non un risultato così marcato.

Per fare un grosso passo avanti è sufficiente acquistare una lightbox. si tratta di una piccola scatolina piramidale che si fissa alla testa del flash e fornisce una superficie traslucida che aumenta di molto la dimensione del lampo.

Ne puoi trovare per qualsiasi prezzo, dai 20€ ai 50€ circa. Attenzione ai modelli più economici che potrebbero dimostrarsi insufficienti.

Altrimenti, puoi mettere alla pratica le tue abilità artigianali, in un progetto fai-da-te ad esempio prendendo spunto da qui: How To Build 24 DIY Softboxes .

Non dimenticare il colore

In certi casi, ti trovare in situazioni in cui è già presente qualche fonte di luce dal colore spiccato. Per esempio, le luci all’interno di una palestra assumono un colore verdastro, la luce del tramonto invece ha un colore molto caldo, dorato.

La luce del flash, invece, è bianca. Quindi, usato in combinazione con luci colorate può creare una situazione “disturbante” in cui il soggetto ha un colore che lo rende quasi estraneo all’ambiente circostante .

Per questo, esistono i cosiddetti gel, ovvero delle pellicole colorate che vanno appiccicate davanti a flash per colorarne la luce . Alcuni flash includano già dei coperchi colorati trasparenti a questo scopo. Generalmente, i gel vengono venduti in pacchetti che contengono diverse sfumature, per venire incontro alle situazioni più disparate.

Nelle foto che ho scattato per questo articolo è evidente la differenza tra il colore rossastro della luce che colpisce il tavolo e il bianco del flash. Ecco cosa succede usando il filtro arancio fornito con il flash.

Ok, hai finalmente il tu primo flash esterno. E adesso?

La differenza principale con gli scatti precedenti è che il tavolo è meno rossastro.  Infatti, il filtro arancio non ha esattamente lo stesso colore della lampada sul soffitto, ma si avvicina molto di più, così la differenza diventa molto meno marcata.

L’unica risorsa che ti serve per diventare un mago del flash esterno

Per concludere, ti segnalo il sito di riferimento per i fotografi che vogliono imparare ad usare l’illuminazione artificiale al meglio. Si chiama Strobist.com .

È un sito in inglese, però esiste il gruppo Lampista che è la sezione italiana di Strobist su Flickr. Qui trovi una community formata e votata ad imparare l’uso del flash. Inoltre, questo gruppo ha anche curato la traduzione della guida di Strobist, da leggere con attenzione e anche con calma, perché è piuttosto lunga. La trovi linkata dalla home del gruppo.


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