Per chi si trova a Monaco, evitare l’Oktoberfest è praticamente impossibile. Se ci vivi, non puoi non parteciparvi: non si parla d’altro, tutti ci vanno e alla fine, anche se sei molto anticonformista, un salto ce lo fai comunque. Se sei un turista, quasi certamente in questo periodo sei a Monaco per quello. Se sei nella capitale della Baviera per affari, sicuro che il cliente o il fornitore ti ci porteranno a fare un giro. L’Oktoberfest è il festival popolare più grande al mondo, con un afflusso annuale medio di sei milioni di visitatori; noi italiani abbiamo anche il “Week-end italiano” all’interno della manifestazione, dedicato a noi, perché ci presentiamo là in maniera decisamente massiccia. Quest’anno la celebrazione della birra compie 201 anni. 201 anni fa, infatti, si sposavano proprio a Monaco il Principe Ludwig e la Principessa Teresa di Saxe-Hildburghausene e per l'occasione fu organizzata una grande festa. Da allora non si è mai smesso di festeggiare il loro anniversario di nozze, mentre la festa diventava sempre più grande e turusitica di anno in anno. L’estate scorsa, appena arrivata a Monaco, ho avuto la fortuna di assistere all’Umzug, la parata di apertura, insieme a dei tedeschi, che mi hanno raccontato tutto quanto ho scritto sopra. Quest’anno non ho voluto perdere l’occasione di far partecipi di questo evento imperdibile il marito supersonico e il bambino bionico. Anche questa volta ho trovato l’Umzug spettacolare, divertente, affascinante e assolutamente degno di essere visto. Se si va in metro, come noi, si possono notare decine e decine di persone vestite coi tradizionali costumi bavaresi, il Dirndl per le donne e i Lederhosen per gli uomini. Se ne vedono di tutti i tipi, coloratissimi e allegri; le signore, poi, si vede benissimo, curano l’intero look per ore prima di uscire, attente ad ogni dettaglio, dai capelli, al trucco, alla borsetta, alle scarpe e alla fine paiono tutte bellissime. Scesi dalla metro, ci siamo accodati alla folla immensa che si stava spostando per assistere all’Umzug. Ovviamente c’erano spiegamenti di polizia ovunque. Ci siamo ritagliati il nostro posticino in qualche modo e abbiamo atteso con ansia. Poi la sfilata è cominciata. Abbiamo visto i carri, uno per ciascuna marca di birra, che passavano con sopra barilotti decorati, fiori in abbondanza e decine di persone vestite tipiche che salutavano la folla. Abbiamo visto cortei di gente a piedi, i cavalli, le mucche (ne ho viste di enormi, mai viste così grosse in vita mia), abbiamo sentito la musica delle bande che accompagna il tutto, eravamo in mezzo al pubblico che applaudiva, urlava, rideva, salutava a sua volta e fotografava, con i bimbi in spalla ai papà e i neonatini addosso alle mamme. Il sole splendeva fortissimo: abbiamo avuto l’onore di avere un ultimo scampolo d’estate. Tutto era praticamente perfetto. Finita la sfilata ci siamo buttati, insiemea tutti gli altri, sul Theresienwiese, il luogo dove si svolge la festa vera e propria, con giostre di tutti tipi, baracchini che vendono dolciumi, bevande, cibo e poi le celeberrime tende sotto le quali, se si trova posto, ci si può sedere e bere fiumi di birra. Pensate che i lavori per l’allestimento dell’intero “baraccone” iniziano già a luglio, ben due mesi prima. Quindi vi lascio solo immaginare l’estensione in metri quadrati di tutto l’ambaradan e l’allegra confusione che regna sul Theresienwiese per circa due settimane all’anno.
Solitamente evito i luoghi troppo affollati e chiassosi, gli eventi a cui tutti vanno perché “ci vanno tutti” e non sono nemmeno una fan della birra, che praticamente non bevo, dato che non mi piace. Quindi in teoria dovrei provare repulsione per l’Oktoberfest, combinazione di tutti e tre gli elementi sopra descritti. Invece…invece…trovo che questa festa abbia in sé qualcosa di magico, di irresistibile, di unico, forse legato a Monaco, alla atmosfere bavaresi, alla Germania in generale. Non lo so, ma forse non è neppure necessario trovare una spiegazione: basta stare bene e divertirsi.
Magazine Diario personale
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