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Olimpiadi di Londra, doping e Case Farmaceutiche

Creato il 31 gennaio 2012 da Mriitan @MassiRiitano

La febbre Olimpionica comincia a salire.

Olimpiadi Londra 2012

Le Olimpiadi di Londra erano gia’ state dichiarate come le piu’ “Social”, perche’ le prime con i social network cosi’ diffusi, ma subito c’e’ stato un

problemino, infatti a tutti i volontari e’ stato chiesto di firmare un impegno a non postare nulla sull’organizzazione, foto di atleti e strutture e sulla propria posizione durante i giochi, una vera e propria autocensura, con la scusante della sicurezza, ma oggi un nuovo piccolo problemino viene fuori, che riguarda il doping e quanto ad esso collegato.

Infatti il centro di analisi antidoping che si occupera’ dei giochi, grande quanto 6 o 7 campi da tennis, e’ stato costruito con i fondi di una famosissima casa famaceutica, la GlaxoSmithKline.

Stiamo parlando di un investimento di circa 12 milioni di euro, posizionando l’azienda come una dei piu’ grandi sponsor dell’Olimpiade. Ma il tema non e’ questo, infatti qualcuno ha sollevato un piccolissimo tema di conflitto d’interessi, un’azienda farmaceutica che fa i controlli su farmaci dopanti?

La stessa azienda ha confermato che non entreranno minimamente in contatto con i campioni e che le analisi saranno eseguite dal gruppo Wada (Agenzia

mondiale antidoping), ma il fatto che ogni test, che costa almeno 500 euro, sia pagato sempre dalla Glaxo, qualche dubbio di ingerenza lo fa venire, soprattutto visto che i controlli saranno oltre 6200.

Ogni atleta vincitore di medaglie sara’ controllato, e tutti gli sport piu’ a rischio verificati, con controlli che possono impattare anche piu’ volte lo stesso atleta, con analisi del sangue e delle urine alla ricerca di piu’ di 200 sostanze dopanti.

E’ anche vero che l’aumento dei controlli dall’Olimpiade di Atene a quella di

Certo quello del doping resta un problema centrale in molti sport, in cui uomini e donne trasformano il proprio corpo rendendolo una macchina quasi perfetta, ma per quanto tempo, con che rischi e pericoli? Pechino ha fatto crollare gli atleti positivi ai test, ma e’ il caso di chiedersi se la scienza dopante non sia in vantaggio su quella antidopante.

La voglia di sport cresce, il desiderio di assistere a gesta importanti pure, speriamo che lo spettacolo sia superlativo e che l’Italia possa dire la sua.

Massi

Olimpiadi di Londra, doping e Case Farmaceutiche


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