Olinguito (Bassaricyon neblina)

Creato il 16 agosto 2013 da Marvigar4

   La vera notizia di questi ultimi giorni, o di questo anno, è la scoperta di una nuova specie di carnivoro vivente nel continente americano, precedentemente non classificata e confusa con un’altra specie della famiglia dei Procionidi. La ricerca tassonomica, condotta da un’equipe del Museo di Storia Naturale di Washington guidata da Kristofer Helgen del Smithsonian Institution, è iniziata circa dieci anni fa dopo l’osservazione di esemplari archiviati da un secolo al Museo di Washington e considerati in un primo tempo alla stessa stregua dell’olingo, mammifero presente in tre versioni, nel Centro America (Bassaricyon gabbii), nella zona orientale cis-andina (Bassaricyon alleni) e in quella occidentale trans-andina (Bassaricyon medius). Il confronto con altri esemplari sparsi nei musei del mondo e l’analisi accurata in loco hanno determinato la scoperta. L’olinguito è più piccolo dell’olingo, la sua lunghezza è di circa 35 centimetri esclusa la coda, pesa circa un chilo, sembra un gatto dal pelo folto tendente al rossiccio con la testa di un orsacchiotto, vive nelle foreste tropicali di Ecuador e Colombia, è conosciuto dalle popolazioni locali con il nome di neblina, foschia in spagnolo, poiché lo si intravvede immerso nella foschia che avvolge gli alberi delle foreste di montagna. Da qui si spiega il nome scientifico che gli è stato assegnato: Bassaricyon neblina.

   Per una volta tanto una bella notizia, non più una specie estinta, ma una nuova classificata. Kristofer Helgen così ha commentato la scoperta di una nuova specie di carnivoro da 35 anni a questa parte nel continente americano: «La scoperta dell’olinguito dimostra che il mondo non è ancora completamente esplorato e contiene ancora dei segreti. Se animali importanti come i carnivori possono essere ancora scoperti, quali altre sorprese ci attendono? Descrivere e classificare le specie è la prima tappa per comprendere tutta la ricchezza e la diversità della vita sul nostro pianeta».

   Adesso la palla passa agli uomini, l’olinguito è stato riconosciuto e va protetto, soprattutto perché già il 42% del suo habitat ha subito una massiccia distruzione per far posto a coltivazioni ed aree urbane.

http://www.pensoft.net/journals/zookeys/article/5827/taxonomic-revision-of-the-olingos-bassaricyon-with-description-of-a-new-species-the-olinguito



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