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Olio di argan

Creato il 04 dicembre 2014 da Giardinaggio @Giardinaggionet

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Magnifico esemplare di Argania spinosa

Foresta d'Argan diventata patrimonio Unesco


La foresta di Argan situata sulla pianura di Souss, nel sud del Marocco, è stata dichiarata patrimonio Unesco. L'Argania spinosa, un rigoglioso albero, ha trovato le condizioni ambientali ideali al suo sviluppo. Il lavoro di estrazione dell'olio è curato da cooperative di donne. Esse lavorano assiduamente alla produzione e grazie all'intervento dell'Unesco riescono ad assicurare un reddito alle famiglie. Tale da consentire una vita dignitosa. Negli ultimi anni si sta diffondendo la cultura del suo utilizzo e questo va a vantaggio di queste popolazioni. Il prodotto è esportato per il 75% in tutto il mondo. L'olio può essere ottenuto con metodo tradizionale o meccanico. L'olio di Argan è largamente usato in cucina, cosmetica e medicina. La sua lavorazione si differenzia a seconda dell'uso cui è destinato.

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Argania spinosa, pianta dalla particolari caratteristiche


Semi del frutto di Argania spinosa
L'Argania spinosa da cui si ricava l'olio di Argan è una pianta antichissima. Studi hanno dimostrato che è presente da milioni di anni in Marocco. Un tempo l'estensione dei territori interessati da questa vegetazione era molto più vasta rispetto ad oggi. Attualmente, la sua diffusione è nella pianura del sud-ovest del Marocco. La pianta può essere alta fino a 10 metri e sopravvivere per 100-150 anni. Il suo fusto è duro e resistente. I rami sono cosparsi di spine. Il frutto è costituito da una parte carnosa fuori e dalla noce nel nucleo. All'interno di quest'ultima si trovano le mandorle, ovvero i semi che vengono utilizzati per produrre l'olio di Argan. Le donne raccolgono i frutti nel mese di giugno e luglio, facendo attenzione a lasciare le noci senza rivestimento. Queste, infatti, sono indicative del passaggio di animali che hanno mangiato la parte esterna del frutto.


Estazione dell'olio d'argan dai semi


Donne intente all'estrazione dell'olio d'Argan
L'estrazione dell'olio d'Argan dai semi può avvenire sia con metodo tradizionale che meccanico. La lavorazione varia in funzione dell'uso cui è destinato. Col metodo tradizionale, si estraggono le mandorle dai noccioli e vengono sfregate con uno strumento apposito. Si aggiunge dell'acqua per eliminare l'attrito e ottenere una pasta contenente il 50% di olio. Massaggiando manualmente quest'ultima, si ottiene l'olio destinato alla cosmesi. Se destinato ad un uso alimentare, invece, le mandorle vengono tostate prima di diventare pasta, detta Malaxage. Il sistema meccanico aumenta la quantità di prodotto ottenibile a parità di tempo con minore fatica. La differenza sostanziale rispetto al manuale consiste nel fatto che non viene aggiunta acqua. Questo permette di conservare l'olio di Argan più a lungo, poiché i processi ossidativi si innescano più lentamente.


Olio di argan: Proprietà benefiche dell'olio d'Argan

Frutti dell'Argania spinosa
Gli Acilgliceridi contenuti nell'olio d'Argan sono costituti da acidi grassi. In particolare, le percentuali sono per il 45% da acido oleico e per il 35% da quello linoleico. I benefici dell'utilizzo a livello alimentare sono rese note da recenti studi. Esso è molto efficace nella prevenzione di tumori alla prostata, al seno, al colon ed al pancreas. Olio ottenuto dopo tostatura delle mandorle viene utilizzato per condire insalate, couscous e pane. Nel settore cosmetico le sue proprietà nutritive e lenitive sono conosciute e largamente sfruttate. Esso è particolarmente efficace nell'idratazione della pelle, per rafforzare le unghie, per donare brillantezza e nutrizione ai capelli. Il suo alto potere antiossidante viene sfruttato per combattere l'invecchiamento cutaneo. In campo medicinale, infine, sono noti i suoi numerosi principi attivi.



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