Composizione chimica dell'olio essenziale di rosmarino
Tra le piante adoperabili in fitoterapia, il rosmarino è sicuramente una delle più conosciute, a causa del suo largo utilizzo in cucina come spezia per insaporire i cibi. Tuttavia, esso possiede numerose altre indicazioni di utilizzo, grazie alle proprietà dei suoi principi attivi presenti anche nell'olio essenziale. Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una pianta molto diffusa in Europa e Asia, in cui si può ritrovare nelle zone aride e sassose in prossimità del mare. Il suo nome, infatti, deriva dal latino ros maris, rugiada di mare, proprio per indicare il suo habitat tipico di crescita. E' un arbusto alto fino ad un metro e mezzo, dotato di numerose foglie verdi argentee, strette e lanceolate, e di fiori piccoli, azzurro violacei. Proprio le cimette fiorite rappresentano la porzione di pianta da cui si ricava, per distillazione in corrente di vapore, l'olio essenziale, ricco in pinene, borneolo, canfora e 1,8-cineolo (eucaliptolo). E' un liquido denso di colore giallo-verde, dall'odore balsamico, per la presenza di eucaliptolo, e canforato.
Attività dell'olio essenziale di rosmarino
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato come l'odore tipico dell'olio essenziale di rosmarino, sia in grado di stimolare l'attività elettrica del cervello, migliorando anche le capacità di memoria. Inoltre, questa azione stimolante e analettica si riflette anche sull'epitelio delle vie respiratorie, su cui esercita un'attività mucolitica ed espettorante. L'olio essenziale di rosmarino possiede anche una significativa attività antimicrobica, nei confronti di numerosi ceppi batterici e fungini, capaci di colonizzare sia l'uomo sia alcune specie vegetali, come ad esempio i pomodori. Ciò spiega l'utilizzo di questo olio essenziale anche come efficace insetticida. Esso ha anche attività rubefacente, ossia stimola i recettori nervosi cutanei causando un maggiore afflusso di sangue nella zona di applicazione. In generale, l'olio essenziale di rosmarino riattiva il microcircolo, specie a livello degli arti inferiori, con conseguente azione tonica sui muscoli.
Usi dell'olio essenziale di rosmarino
Grazie alla sua spiccata attività antimicrobica, l'olio essenziale di rosmarino può essere efficacemente utilizzato per combattere alcune manifestazioni dermatologiche come l'acne, la forfora e per normalizzare l'eccesso di sebo. In caso di brufoli e pelle grassa, è sufficiente imbibire un batuffolo di cotone con 2-3 gocce di olio essenziale e tamponare l'area interessata 2-3 volte al giorno. Per combattere la forfora e regolare la produzione di sebo a livello del cuoio capelluto, si aggiungano 2-3 gocce di olio essenziale di rosmarino al normale shampoo e lavare regolarmente i capelli. Quest'ultima applicazione è particolarmente utile anche per combattere la caduta dei capelli e per favorirne la ricrescita, grazie alla capacità dell'olio essenziale di rosmarino di riattivare il microcircolo, cosa che incrementa l'apporto di sostanze nutritive a livello del cuoio capelluto. L'attivazione del microcircolo e l'azione rubefacente, spiegano l'utilizzo di questo olio essenziale nei massaggi in caso di reumatismi, crampi, geloni, e dolori muscolari, condizioni in cui vi è una stasi della circolazione sanguigna.
Olio essenziale di rosmarino: Altri usi e controindicazioni dell'olio essenziale di rosmarino
Per la sua attività stimolante sul sistema nervoso centrale, l'olio essenziale di rosmarino è molto utilizzato in aromaterapia come fragranza per ambienti. Tre gocce di olio essenziale aggiunte ai profumatori per ambienti o anche negli umidificatori per termosifoni, contribuiranno a sprigionare un odore utile ad alleviare il senso di fatica o il mal di testa da stress, velocizzando anche la convalescenza post influenza. Anche i bagni con alcune gocce di olio essenziale sono utili per rinvigorire la mente e il corpo dopo una giornata particolarmente faticosa e debilitante. L'olio essenziale di rosmarino non deve essere assunto per via interna, nè applicato su cute irritata o danneggiata. E' sconsigliato l'utilizzo topico nei neonati e nei bambini al di sotto dei 3 anni e nelle donne in stato di gravidanza.