Caratteristiche
Quando sentiamo parlare di Frantoio, dobbiamo sottolineare come si faccia riferimento ad una particolare varietà della pianta di olivo che, con ogni probabilità, presenta una provenienza tipicamente italiana e, in modo particolare, della regione Toscana.
Si tratta di una tra le varietà maggiormente coltivate sia in territorio nostrano che in campo europeo ed internazionale.
Proprio questa larga diffusione in tutto il mondo ha avuto luogo per via delle sue particolari caratteristiche, sia dal punto di vista produttivo che sotto il profilo qualitativo, che permettono di considerare il Frantoio come una delle varietà predominanti, in compagnia del Leccino e del Moraiolo.
L'olivo frantoio si caratterizza per essere un albero che presenta una grandezza media, per avere uno sviluppo decisamente vigoroso e per poter contare su un'ottima chioma larga, con una ramificazione principale nodosa che risulta piuttosto fitta.
La ramificazione su cui si sviluppano i frutti del Frantoio, invece, risulta essere piuttosto regolare e fin, raggiungendo delle buone lunghezze.
Si tratta di un albero che non presenta delle esigenze culturali specifiche; nonostante tutto, è importante sottolineare come l'olivo frantoio sia, sotto il profilo climatico, maggiormente sensibile al freddo, almeno in confronto alla varietà Leccino.
L'impollinazione dell'olivo frantoio risulta essere piuttosto differenziata e su questa fase possono essere importanti le influenze di tante altre varietà di olivo, come ad esempio il Leccino, il Moraiolo, il Pendolino, l'Americano, il Mugnaio, il Morchiato e il Mignolo.
Coltivazione
La varietà Frantoio si caratterizza per avere delle infiorescenze particolarmente lunghe, che comprendono tutta una serie di fiori dalle elevate dimensioni.
Esattamente come avviene per la cultivar Leccino, l'aborto spontaneo si aggira intorno al 10% della germinazione.
Questa particolare varietà di olivo presenta una fruttificazione piuttosto vigorosa e, al tempo stesso, anche molto abbondante sotto il profilo quantitativo, regolare, ma anche tardiva.
Proprio quest'ultima caratteristica permette che la varietà Frantoio di olivo possa contare su una maggiore protezione nei confronti del freddo. Al contempo, questa particolare cultivar può contare anche su un'ottima resistenza nei confronti del distacco.
I frutti di questa particolare pianta vengono raccolti nel corso della seconda parte del mese di novembre e vengono sfruttati sia destinandoli alla produzione in olio sia al consumo da tavola.
Questa varietà di olivo comincia a fruttificare già in modo abbondante quando è giovane, ovvero nel momento in cui compie tre o quattro anni.
Infatti, le rese per ettaro risultano piuttosto elevate e, al contempo, anche molto regolari, mentre quelle in olio si aggirano intorno al 20% (quelle più alte).
SI tratta di una cultivar che viene ritenuta estremamente facile da coltivare, con gli uliveti che hanno la particolare caratteristica di poter subire senza problemi anche la meccanizzazione, che avviene senza provocare alcun danno ai frutti.
Si tratta di una pianta autofertile: ciò significa che l'olivo frantoio può contare su un buon vantaggio nei confronti di tante altre varietà che presentano delle rese decisamente inferiori e, al tempo stesso, anche ridotte possibilità di impollinazione.
Clima e terreno
Il clima perfetto per lo sviluppo corretto della pianta di olivo frantoio è senz'altro quello temperato, con delle temperature minime che non vanno sotto gli 8-10 gradi centigradi sotto il livello dello zero termico, in particolar modo in alcuni periodi, nel momento in cui la pianta attraversa la fase dell'attività vegetativa.
L'altitudine a cui può essere coltivata la pianta di olivo frantoio non va oltre, nella maggior parte dei casi, i 500-600 metri in Italia, mentre il fabbisogno di acqua, che cambia in base alle condizioni climatiche, non va oltre i 200-400 mc/ha.
L'olivo frantoio è in grado di adattarsi a diverse tipologie di terreno, ma predilige quelle fortemente calcaree, visto che presenta una resistenza pari al 20% del calcare attivo, ma a patto che non vi siano dei pericolosi ristagni idrici.
La pianta di olivo frantoio ha la necessità di svilupparsi all'interno di un ambiente in cui possa godere di una buona illuminazione si tratta di una variabile da tenere in grande considerazione nel momento in cui si sceglie la forma di allevamento e di potatura.
Impianto
L'impianto della pianta di olivo può essere effettuato con l'inizio della stagione autunnale (in tutte quelle zone che sono caratterizzate da un clima piuttosto caldo) e tale periodo dura fino a qualche giorno prima della ripresa vegetativa (ovvero che coincide con il mese di marzo).
Ciò permetterà, senza ombra di dubbio, di evitare che si verifichino i soliti abbassamenti di temperatura che avvengono nel corso della stagione primaverile.
Dopo aver posto a dimora la pianta di olivo non deve essere lasciata da sola, ma dovrà ricevere tutte quelle attenzione e cure colturali che sono fondamentali per garantire un'ottima crescita e, al contempo, una veloce messa a frutto.
All'interno degli impianti che sono stati effettuati all'interno di zone caratterizzate da un clima fortemente ventose, c'è la necessità, ovviamente, di proteggere le coltivazioni con degli adeguati frangivento.