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olivo innesto

Creato il 14 giugno 2012 da Giardinaggio @Giardinaggionet

Caratteristiche


olivo innesto L'olivo innesto permette a questa particolare pianta di veder crescere le proprie possibilità di attecchire e garantisce anche una maggiore qualità per quanto riguarda la produzione dei frutti. L'olivo è una pianta che non predilige sicuramente la riproduzione tramite seme, visto che in tutti i casi in cui viene scelta questa soluzione, si tratta perlopiù di varietà selvatiche che hanno una produttività davvero molto scarsa.

Ad ogni modo, la moltiplicazione per seme viene sfruttata per la pianta di olivo, che dovrà essere sempre accompagnata dal portainnesto. Ecco spiegato il motivo per cui l'innesto olivo è uno dei sistemi maggiormente diffusi che permettono a questa particolare pianta di riprodursi. Si tratta di una tecnica colturale che viene sfruttata in numerose occasioni nel campo agricolo, ma anche all'interno dei giardini e dei vivai, considerando il grande pregio della pianta dal punto di vista ornamentale, in particolar modo negli ultimi anni della propria vita.

L'innesto olivo, nella maggior parte dei casi, deve essere eseguito da persone che hanno una certa esperienza in questo campo; ad ogni modo, è bene sottolineare che, con un po' di apprendimento, anche tutti gli appassionati della cura del giardino hanno la possibilità di svolgere tale operazione.

Innesto per seme


olivo innesto2
L'innesto olivo per seme sfrutta come portainnesto una delle più giovani piante di olivo che sono cresciute tramite la semina. In tutte queste occasioni, i semi devono essere ottenuti ricavandoli da delle varietà del tutto particolari, come ad esempio il Cipressino, oppure il Canino, ma anche il Frantoio è ottimo.

Nel caso in cui non fosse possibile, una buona soluzione alternativa è rappresentata dai semi degli olivi che si sviluppano all'interno dei vivai, ma anche quelli che fanno riferimento alle specie spontanee. Per quanto riguarda il periodo in cui eseguire l'operazione del prelievo, dovrebbe corrispondere nella maggior parte dei casi, alla stagione autunnale o alla prima parte di quella invernale. I semi devono essere lavati con cura e si deve fare notevole attenzione a levare bene il grasso: a questo punto, c'è la possibilità di mantenerli all'interno di un luogo del tutto asciutto e fresco.

Nel corso del mese di agosto, o al massimo durante quello di settembre, dell'anno successivo all'innesto per seme, si dovrà eseguire l'operazione che corrisponde alla semina. Quindi, tutte le giovani piantine di olivo faranno spuntare i loro germogli nel giro di un mese e mezzo; successivamente, durante la stagione primaverile, si dovrà procedere al rinvaso e l'innesto olivo dovrà essere eseguito solamente nel momento in cui le piantine avranno un anno e mezzo di vita.

Innesto per talea


L'innesto per talea permette di sfruttare una combinazione tra la moltiplicazione mediante l'impiego di talee e il sistema tradizionale dell'innesto.

Le talee si possono considerare delle componenti vegetali che vengono ricavate con l'obiettivo di creare una nuova pianta. Tale prelievo può essere effettuato nei confronti delle radici o dei rami di una pianta. L'innesto olivo per talea si può eseguire solamente con delle specie che hanno delle complicazioni importanti per lo sviluppo delle radici. Proprio le radici devono essere inserite, per qualche minuto, all'interno di un cassone che abbia una temperatura costante con un buon livello di umidità e in cui è contenuta una particolare soluzione ormonale. Le marze che deriveranno poi da queste talee vengono innestate sfruttando un particolare portainnesto che può contare su uno sviluppo radicale più veloce. Nella maggior parte dei casi, il sistema di innesto che viene praticato prende il nome di spacco comune, in cui viene sfruttata solamente una marza con tre gemme, che deve essere innestata con un portainnesto che subisce un taglio orizzontale.

Altri tipi di innesto


L'olivo è una pianta che si può innestare anche sfruttando altri sistemi di innesto, nonostante quelli maggiormente diffusi risultino sempre quello a corona e quello a spacco comune.

I sistemi che rappresentano un'alternativa a queste due tecniche tradizionali sono, nella maggior parte dei casi, l'innesto per approssimazione e quello che viene chiamato a occhio o scudetto.

Per quanto riguarda l'innesto a occhio, la prima cosa da fare è quella di prelevare una componente circolare di legno e corteccia al cui interno si trova una gemma, che subisce l'inserimento all'interno del portainnesto, che subisce un taglio orizzontale e uno in verticale, in modo tale da formare una sorta di “T”.

Per quanto riguarda l'innesto per approssimazione, dobbiamo ricordare come si debba procedere a legare tra loro due rami di piante confinanti, in modo tale da dare contemporaneità allo sviluppo e permette una crescita migliore dei nuovi rami.

Le operazioni che riguardano l'innesto olivo devono essere effettuate, nella maggior parte dei casi, nel corso della stagione primaverile, ovvero nel momento in cui la pianta risulta in succhio e la circolazione della linfa si caratterizza per favorire un più semplice distacco della corteccia, così come permette un più elevato attecchimento tra le parti cambiali del nesto e del portainnesto.


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