Pena di morte per chi taglia gli olivi in Attica"Se qualcuno avrà sradicato o avrà abbattuto un olivo, sia di proprietà dello Stato, sia di proprietà privata, sarà giudicato dal Tribunale e se sarà riconosciuto colpevole, verrà punito con la pena di morte". Aristotele, Costituzione degli Ateniesi
Il mese di marzo di questo anno 2015 potrebbe passare alla storia. Una brutta storia per centinaia di migliaia di alberi di olivo del salento. I dati ufficiali parlano della eradicazione totale di 30 mila piante. Solo per cominciare. Colpevole senza processo la "fastidiosa xylella", questa sconosciuta.
Artefici di questa ignominia un manipolo di burocrati e pseudo accademici con la criminale complicità di una classe politica ignorante e incapace. Nemmeno uno straccio di evidenze scientifiche, solo ipotesi straccione. Per la nostra terra è condanna a morte senza appello. Perché dopo l'eradicazione totale, l'olocausto prevede la soluzione finale. Trattamento chimico per tutto il territorio. Come per dire, "siete senza scampo, dovete morire".
A nessuno di lor signori è venuto in mente di cercare in altre direzioni che non fosse la Xylella. A nessuno di costoro è sfiorata l'idea di verificare lo stato di contaminazione del suolo e delle falde acquifere. E' decretato, così si conviene, che la Xylella, è la causa, giammai un sintomo di un male la cui causa risiede nelle peggiori azioni umane. Ponzio Pilato se n'è lavato le mani e questa volta non al cospetto del popolo ma prono difronte al potere delle multinazionali dell'agrofarmaco e dell'agroindustria.
Per maggiori info:
Auxina FelixAbbattere 30 mila olivi