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Oltre il giardino: la vita è uno stato mentale...

Creato il 02 luglio 2010 da Valentediffidente
Oltre il giardino: la vita è uno stato mentale...Ogni tanto è bene rispolverare vecchi film, libri, cd. Io l'ho fatto ieri con "Oltre il giardino", un film del 1979. E' una favola incredibile con un irresistibile Peter Sellers, questa volta però spogliato degli abiti comici. E' la storia normale, ma straordinaria, di un uomo; anche una fortissima critica alla società moderna condizionata, nel bene e nel male, dai media. Peter Sellers, è Chance, un uomo elegante che con i suoi modi garbati e gentili, il suo senso dell'umorismo e la sua schiettezza, conquista tutti, indifferentemente. Diventerà amico di un guru della finanza, dispenserà consigli al Presidente, farà innamorare di sé Shirley MacLaine, sarà considerato l'uomo più importante della nazione. Non voglio raccontarvi di più, vi rovinerei la sorpresa nel caso decideste di guardarlo. E' un film di trent'anni fa ma terribilmente moderno. Una disamina della funesta potenza della televisione, in grado di imporre dei protagonisti dall'oggi al domani; è un analisi del rapporto fra essere e apparire. E' molto di più di questo. Chance con le sue riposte bislacche e ironiche, in pochissimo tempo catalizza l'attenzione su di sè. Tutti vorranno avere consigli da lui ed è assurdo, perché Chance è un demente che non sa leggere né scrivere e la sua ironia è incapacità di comprendere le metafore, nascoste nelle domande. Uno dei dialoghi più divertenti e sarcastici:
Ronald Stiegler: Signor Giardiniere, col mio editore ci chiedevamo se a lei interesserebbe scrivere un libro per noi. Qualcosa sulla sua filosofia politica. Che ne direbbe?Chance: Io non so scrivere.
Stiegler: Ah, meno male! Oggi sono tutti scrittori! Da noi si rischia di restare sepolti dai manoscritti. Eh... Ecco, noi le anticiperemmo una cifra con cinque zeri, e avrebbe la collaborazione di un grosso scrittore ombra, lettori professionali...
Chance: Neanche leggere.
Stiegler: Ma naturalmente! E chi ce l'ha più il tempo di leggere? Sì... si sbircia una rivista, si guarda la televisione...
Chance: Hm, hm. Ecco, a me piace guardare la televisione.
Stiegler: Ah, non ne dubito. Nessuno legge.
Chanche, però, ribalta la visione dello spettatore. Gli fa pensare che spesso la demenza è civiltà e, forse, la civiltà è demenza. Oppure non è nulla di tutto questo. In un mondo concentrato solo ad apparire e far soldi, un omino gentile che si preoccupa di una piantina, non deve essere per forza un demente. E se fosse un santo?
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