Non si dovrebbe mai giudicare nulla in base alle sole apparenze, guardatevi intorno: ogni cosa che vi circonda potrebbe nascondere una meraviglia. Non mi credete? Allora ve lo dimostrerò.
Guardate qui:
Questa è una Echinopsis eyriesii. Non sembra nulla di particolare, vero? Varie pallette verdi piene di spine piccole e fitte. Ebbene, se pensate questo vi sbagliate di grosso, perché quella particolare specie nasconde un bellissimo segreto:
Malgrado la sua bruttezza, l’Echinopsis eyriesii è capace di produrre fiori così! Peccato che siano anche effimeri: essendo una specie tipica delle “pampas” argentine non può permettersi di sprecare acqua, così i suoi fiori durano solo un giorno circa.
Ma, cosa sono esattamente queste “piante spinose”?
Cerchiamo di conoscerle un po’ meglio: innanzitutto, quelle che sono volgarmente chiamate “cactus” o “piante grasse” sono in realtà un insieme molto eterogeneo di piante dette “succulente”, per la presenza di un parenchima acquifero al loro interno. E cosa sarebbe? Semplice: essendo piante che vivono in ambienti aridi, hanno sviluppato nel tempo un tessuto che permette loro di conservare l’acqua.
Esistono ben diciassette famiglie di succulente! Molte delle quali non le conosco nemmeno io. Mi limiterò quindi a fare qualche
esempio di quelle che è più probabile vedere intorno a noi:
1- Agavaceae
2- Bromeliaceae. Che nome orrendo! Che cosa strana potrà mai essere? Ecco qui:
3- Cactaceae, come l’Echinopsis dell’inizio, ma vi faccio un esempio migliore:
Vi ho convinto? In conclusione: la prossima volta che vedrete qualcosa di orrendo, guardatelo meglio! In Natura, la bruttezza è relativa.
Spero che l’articolo vi sia piaciuto!