Magazine Calcio
Una sconfitta così, a dieci secondi dal termine, mancava in questa sciagurata stagione. E pensare che non è stata una delle prestazioni peggiori, anche se si capisce lontano un miglio che l’Inter attuale è una squadra che ha perso fiducia in se stessa, che osa pochissimo e che ha una paura incredibile di perdere. Ma partire con il terrore di essere sconfitti significa soccombere in partenza. Da questo punto di vista, la prestazione al Vélodrome di Marsiglia nell’andata degli ottavi di finale della Champions League, è stata un continuum con quanto Zanetti e compagni hanno fatto vedere negli ultimi tempi. Sette partite, sei sconfitte e un pareggio. Un ruolino da squadra materasso.
Ranieri aveva provato a mischiare un po’ le carte, soprattutto in avanti, schierando a sorpresa Zarate accanto a Forlan e Sneijder dietro le due punte. Uno schema che, in alcuni frangenti, assomigliava più all’albero di Natale che al 4-3-1-2, ma che è stato bene interpretato nel primo tempo. Lucio e Samuel hanno concesso pochissimo e controllato con tranquillità Brandao, mentre Zanetti, Cambiasso e Stankovic hanno fatto da diga davanti alla difesa. Rari però gli inserimenti dei centrocampisti. Una squadra spaccata in due, con i tre giocatori offensivi abbandonati al proprio destino. Persino Maicon ha limitato le incursioni, forse a causa del fastidio al ginocchio che l’ha costretto a rimanere negli spogliatoi durante l’intervallo. Difatti, l’Inter è stata pericolosa soltanto nelle due circostanze in cui Cambiasso ha osato sulla sinistra: all’11’ (Forlan) è stato prodigioso Mandanda, mentre al 37’ Zarate ha sprecato malamente, fornendo un passaggio per il portiere avversario. Insomma, non un partitone, ma la sensazione di una ritrovata solidità. Ragionando con la logica del “primo non prenderle”, una prestazione eccessivamente prudente, ma tutto sommato accettabile in vista della gara di ritorno a San Siro.
Nella ripresa i nerazzurri sono però andati in sofferenza e hanno lasciato l’iniziativa ai francesi, di minuto in minuto sempre più intraprendenti anche se mai realmente pericolosi. Anzi, la palla buona è toccata a Stankovic, che però non è andato oltre una fedele imitazione di Zarate. Tutto lasciava presagire ad uno scialbissimo 0-0, ma l’ingresso di Andrè Ayew ha sparigliato. In venti minuti, una conclusione di destro a lato e tre colpi di testa: il primo di poco a lato, il secondo parato con facilità da Julio Cesar, il terzo vincente (93’). Un gol su calcio d’angolo a partita finita, che non compromette la qualificazione, ma che abbassa ulteriormente il morale della truppa e il nostro. Ormai non sappiamo più come prenderla. E con chi prendercela.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Reiki, Arti marziali & my life: 10 anni dopo…
Data: 5 giugno 2015 Autore: Stefano Bresciani Quando passa un decennio molte cose cambiano, migliorano, si perdono, si conquistano… come il cuore delle persone ... Leggere il seguito
Da Stefano Bresciani
ALTRI SPORT, HOBBY, SALUTE E BENESSERE, SPORT -
L'appetito vien correndo (e augurandolo)
IL MONDO A TAVOLA Il prossimo 2 giugno, a Rho (MI), 4000 persone siederanno attorno ad una tavolata lunga 2,2 km per un pranzo da guinness, sulla tovaglia più... Leggere il seguito
Da Paolo
ALTRI SPORT, SPORT -
La favola (finita) dell’Eibar di Gaizka Garitano
L'Eibar ha completato il terzetto delle retrocesse in Segunda Division, solo pochi mesi tra i giganti. La favola dell' Eibar in Primera División è finita. Tra l... Leggere il seguito
Da Pablitosway1983
CALCIO, SPORT -
Pro12: Ecco le date della prossima stagione. Si parte il 5 settembre, finale il...
Nella settimana che deciderà la squadra vincitrice dell'edizione 2014/15, il board della Guinness Pro12 ha comunicato il calendario della prossima stagione. SI... Leggere il seguito
Da Soloteo1980
RUGBY, SPORT -
L’abominio di Florentino: Ancelotti, l’autorevole, saluta la Casa Blanca
Perez dà il benservito a Carletto Ancelotti. Decisione discutibile... E così sia: Florentino Perez, come ampiamente previsto, ha ufficialmente dato il... Leggere il seguito
Da Pablitosway1983
CALCIO, SPORT -
Villarreal: quando i meccanici contano quanto la vettura
Anche per il Villarreal un'altra stagione è terminata, e quando si soppesa l'esito di una stagione bisogna porre sulla bilancia molti fattori: non solo i... Leggere il seguito
Da Pablitosway1983
CALCIO, SPORT