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OM, sei bello e ‘Loco’ come una rabona

Creato il 26 settembre 2014 da Marco Santi Trombetta @MarcoSantiii

Un inizio da incubo, poi cinque vittorie, una dietro l’altra. Il Marsiglia di Bielsa si è trasformato da bruco in farfalla e dopo aver stampato una ‘manita’ a domicilio al Reims si è preso di prepotenza la vetta solitaria della Ligue 1.

L’OM è bello e ovviamente anche ‘Loco’. Come la rabona di Andrè Ayew contro il Reims. Un gesto tecnico che racchiude l’essenza di questa squadra, capace di essere divertente ed efficace allo stesso tempo.  Bielsa ha imparato dai propri errori, abbandonando l’enigmatico 3-3-3-1 per un più classico ed europeo 4-2-3-1. Ha valorizzato il talento e la fisicità di Imbula, ma soprattutto il killer instinct di Gignac, che prima sbaglia il rigore e poi segna una doppietta che lo riconferma alla grande in vetta alla classifica marcatori con otto goal.

I ragazzi di Bielsa hanno approfittato del pari tra Bordeaux e Saint-Etienne per prendersi il primo posto solitario e domenica affronteranno proprio i ‘Verdi’ al Veldodrome in quella che si preannuncia la prova del nove, il match che ci dirà a che livello di maturità è arrivato l’OM. Perché è proprio la maturità che è mancata dalle parti di Marsiglia nell’ultima stagione, il carattere che Bielsa è riuscito già a trasmettere in pochi mesi di lavoro.

Nel frattempo le prime pagine dei giornali francesi sono tutte per l’OM e quasi trascurano il primo successo in trasferta del PSG in questa stagione. Senza Ibrahimovic, ma con un Lucas trascinatore, i rouge et bleu hanno espugnato il campo del Caen mettendo almeno per qualche giorno da parte le critiche ma non le voci sul futuro di Blanc, sopra cui incombe sempre più l’ombra di Leonardo, uomo di fiducia del presidente Al-Khelaifi e gran conoscitore dell’universo PSG.

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La settima di Ligue 1 è stata la giornata delle prime volte. Oltre al primo squillo esterno del PSG, c’è da registrare la prima sconfitta in campionato del Lille in casa del Nizza, la prima vittoria dell’Eviantrascinato da un Wass che nell’Alta Savoia ci sta sempre più stretto, il primo goal del talento Njie tra i professionisti e nella stessa partita, Lione-Lorient, anche il primo selfie durante un’esultanza messo in scena da Lacazette e Umtiti. E restando dalle parti della Gerland non possiamo che fare una menzione speciale per Fekir, attaccante classe ’93 dalle movenze alla Benzema che ha già timbrato tre volte il cartellino in questa stagione.

Il Monaco di Jardim gioca un calcio soporifero – e pensare che avevano mandato via Ranieri per vedere lo spettacolo – ma dopo l’insperato 1-0 al Leverkusen in Champions ne sono arrivati altri due in campionato che sembrano finalmente aver dato la svolta al campionato dei monegaschi. Merito anche di Germain, attaccante classe ’90 che ha tolto un paio di volte le castagne dal fuoco a Ranieri anche nella scorsa stagione. Il ragazzo sente la maglia più di tanti altri a Montecarlo e meriterebbe più spazio.

C’è invece ampio spazio per le critiche al Rennes. Tornato Montanier le cose sembravano essersi sistemate, invece dopo il buon inizio i rossoneri sono incappati in due 3-0 di fila, l’ultimo in casa contro il Tolosa che ha fatto ammettere allo stesso Montanier di aver passato una “serata da incubo”. Vive invece un sogno il Metz di Malouda, reduce da tre vittorie nelle ultime quattro e  ridosso delle big in classifica. Il tutto con una rosa che vale tutta intera meno di Verratti.



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