William Turner, pioggia vapore e velocità
In questo secondo omaggio a Turner vi parlo del dipinto che rappresenta la famosissima locomotiva "Firefly Class", quella che nel 1843 fece per la prima volta il record dei 150 chilometri orari. Roba da fare accapponare la pelle e che avrebbe dovuto, secondo il parere di augusti specialisti della medicina, mettere a repentaglio la salute di chi vi avrebbe viaggiato. Eppure erano passati meno di quarant'anni da quando Richard Trevithik aveva fatto funzionare la sua prima locomotiva sperimentale e fallimentare in una miniera del Galles a 6 chilometri orari.Ciò che colpisce è che Turner, alla soglia dei suoi settant'anni, abbia per la locomotiva in questione una passione da adolescente, ben in contraddizione con gran parte degli artisti suoi contemporanei, da Ruskin a Delacroix a Rossini, il quale, in quelle squisite composizioni per pianoforte, ne compone una commentata con parole dove si racconta di come la gita in treno finisca in un inevitabile e grottesco incidente per deragliamento. Turner muore nel 1851, l'anno nel quale l'Inghilterra celebra il trionfo della modernità con la prima Expo Universale, e cinque anni dopo la National Gallery acquista il suo dipinto: per gli inglesi era già un'icona. Il ponte rappresentato è quello di Maidenhead. Attraversa il Tamigi e porta verso Bristol. Era appena stato costruito proprio per permettere le nuove alte velocità dell'ingegnere Isambard Kingdom Brunel, genio dell'innovazione che disegnò ponti all'avanguardia e progettò la meccanica della prima nave mossa ad elica.Di questo dipinto ci sono comunque due dettagli che attirano l'attenzione, in quanto forti anticipatori dei tempi. Quella situazione di assoluta solitudine di chi guarda la scena, quella pancia in primo piano della locomotiva, che in realtà dovrebbe essere in fondo alla macchina, e rappresenta il fuoco spalancato, anticipando il testo futurista di Marinetti (quando parla delle "pance arroventate delle locomotive"). L'altro dettaglio riguarda i due piccoli essere umani sulla barchetta. Sembrano quasi Monet e Sisley che dipingono i primi quadri impressionisti e che a Turner devono molto della loro rivoluzione artistica.Magazine Arte
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