Sono passati ormai già 20 anni dalla scomparsa di Massimo Troisi, nato a San Giorgio a Cremano il 19 febbraio 1953, quel ragazzo che senza volerlo è diventato un’ icona di Napoli e che con la sua personalità, la sua semplicità e la sua arte è riuscito a rappresentare la bellezza di Napoli e dei napoletani a tutto il mondo come nessun altro potrà mai fare.
Eppure sembra strano credere che sia passato già cosi tanto tempo, Massimo continua a vivere in ogni persona che sia di Napoli o meno, le sue battute, la sua comicità gli spunti di riflessione che dava a tutti mettendo in luce il bello e il brutto di Napoli con quell’ironia che a tutti manca e che una morte prematura causata da un infarto ha “rubato” al mondo.
A testimoniare la grandezza di Troisi è proprio la memoria che vive ancora nel pubblico che nel ventennale della sua scomparsa ha riempito i social network di frasi dedicate a Massimo, twitter in particolare, è stato invaso da citazioni più o meno note dei suoi successi come Scusate il ritardo (1983), Non ci resta che piangere(1984), Pensavo fosse amore…invece era un calesse (1991).
Anche la televisione italiana però non è da meno, questa sera per commemorare Massimo Troisi Rai 3 manderà in onda in seconda serata (ore 23,10) un film documentario di Raffaele Verzillo che è incentrato su un’intervista all’attore del 1993, un anno prima di morire, e percorre la sua carriera, raccontando il rapporto con la città di Napoli, con la lingua napoletana e con le donne.
Cosi l’Italia ricorda Massimo.