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Ombre dell’estate

Creato il 22 giugno 2011 da Kappazeta

Mentre intorno a noi si disfanno gli imperi e le nazioni; mentre alcuni paesi bloccati nel proprio sviluppo da decenni di dittatura dimostrano in questi anni vitalità e capacità di creare progetti ambiziosi, come nel caso della Spagna; mentre, con drammaticità, il Sud del mondo preme sempre di più su quel fazzoletto di terra che è in proporzione l’Europa Occidentale, il nostro paese chiacchiera, la classe politica si diverte alle proprie battute e alla pseudoironia dei propri rappresentanti più in voga, i cronisti dei telegiornali tentano di riassumere, con effetti disastrosi, ciò che in definitiva non è riassumibile: “posizioni”, “auspici”, “distinguo”, “vaticini”, “giri di valzer”.

L’invadenza dei politici nell’informazione – e segnatamente sul teleschermo – è ormai inesorabile. E non credo che cambierà il prossimo autunno, oltre la confusione di questi mesi. Finché ci sarà qualcuno – e sono tantissimi – con i microfoni a inseguire un sottosegretario per farsi dire due stupidaggini, cosa dovremmo pretendere?

Pier Vittorio Tondelli, 1991


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