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Omeopatia: 10 risposte a 10 domande

Creato il 18 ottobre 2012 da Olikos

Omeopatia: 10 risposte a 10 domandeFonte: VignaClaraBlog.it | leggi l’articolo originale (>>)

In Italia il 7% della popolazione ha fatto uso dell’omeopatia. Quanto volte ci siamo domandati se e come l’omeopatia è un metodo realmente valido di cura, quali siano gli accorgimenti da utilizzare nelle sua assunzione e se ad esempio vengano utilizzate sperimentazioni animali per la produzione dei farmaci omeopatici.

Per scoprirlo abbiamo posto alcune domande al Dott.sa Carmen Lombardo:

1) Quali rischi si corrono curandosi con l’omeopatia?
I medicamenti omeopatici sono generalmente sicuri e privi di effetti collaterali infatti vengono somministrati anche ai bambini molto piccoli ed alle donne in gravidanza o in allattamento. Tuttavia per quanto riguarda i rimedi a base di sostanze istamino-simili o potenzialmente allergizzanti (apis mellifica, poumon histamine) è buona norma prescrivere diluizioni non ponderali dunque al di là della 9CH.

2) L’omeopatia è efficace?
Il successo dell’Omeopatia, anche se non riconosciuta dall’organizzazione mondiale della sanità, è dimostrato dalla sua adozione a livello internazionale e dai risultati positivi su milioni di persone in tutto il mondo. In alcuni casi si riscuotono successi dove altri tipi di terapie hanno fallito.

3) E’ possibile assumere farmaci tradizionali insieme a quelli omeopatici?
Si è possibile.

4) E’ possibile assumere più farmaci omeopatici insieme?
Si possono assumere diversi rimedi omeopatici oppure lo stesso rimedio in diluizioni diverse nell’ambito della stessa terapia  omeopatica.

5) E’ vero che a dosaggi più bassi corrispondono effetti maggiori?
Non è esatto in quanto l’obiettivo della terapia omeopatica è quello di realizzare la migliore similitudine possibile tra gli effetti scatenati dal rimedio somministrato in un soggetto sano in quantità ponderali e la totalità dei sintomi del paziente: ad un esteso grado di similitudine corrisponde una diluizione elevata, viceversa una similitudine ristretta richiama una bassa diluizione e se la similitudine è parziale si adoperano diluizioni medie. Le diluizioni centesimali basse (4CH, 5CH, 6CH) quindi vengono utilizzate per sintomi locali funzionali, le altissime diluizioni (200CH) invece nel trattamento dei sintomi psichici.

6) I farmaci omeopatici producono effetti collaterali negativi?
Questo è uno dei vantaggi dei farmaci omeopatici. Non possedendo additivi i farmaci omeopatici non sono tossici per l’organismo. In certe occasioni i farmaci omeopatici potrebbero produrre, per un breve periodo, un lieve peggioramento dei sintomi del paziente. Questo però è il segno che il farmaco sta facendo il suo effetto. In questi casi l’omeopatia modifica la terapia cambiando o il rimedio o la diluizione del rimedio di partenza fino a risoluzione della malattia. Durante la terapia è  necessario non assumere caffè, menta, the nelle immediate vicinanze della somministrazione del prodotto omeopatico ed è necessario controllare che questi aromi non siano presenti nei prodotti che utilizziamo quotidianamente come ad esempio il dentifricio.

7) Vengono utilizzati animali nello sviluppo e nei test delle medicine omeopatiche?
La medicina omeopatica utilizza un metodo di test detto “provings” che consiste nell’annotare i sintomi che il farmaco produce in persone sane. Quindi non vengono utilizzati animali nello loro sviluppo che invece possono trarne beneficio se trattati con la medicina omeopatica.

8) Quanto a lungo possono venire conservati?
Anche se sulle confezioni è riportata la data di scadenza il farmaco omeopatico non perde mai la sua efficacia tranne che non sia alterato nelle caratteristiche organolettiche (aspetto sapore presenza di sedimenti nelle formulazioni liquide). Naturalmente la farmacia non può vendere prodotti scaduti o prossimi alla scadenza.

9) C’è bisogno della ricetta per la somministrazione di un farmaco omeopatico?
Non è obbligatoria ma è preferibile che le cure omeopatiche vengano consigliate da un omeopata in quanto è necessaria un’ accurata anamnesi del paziente, perchè l’omeopatia diversamente dall’ allopatia non considera solo la malattia ma anche il malato nella sua globalità. In farmacia viene prestato spesso il primo aiuto nei casi acuti e molto utili risultano essere i prodotti da banco denominati complessi che contengono più componenti indicati per la patologia in questione.

10) Dove sono reperibili i farmaci omeopatici?
I medicinali omeopatici sono ormai reperibili in ogni farmacia. Nella nostra zona la Farmacia Rizzo a Corso Francia 174 ha un reparto dedicato alla Omeopatia.

http://www.vignaclarablog.it/2012101720460/omeopatia-10-risposte-a-10-domande/


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