L'omeopatia veterinaria può contribuire a contenere gli effetti secondari derivanti dalle cure farmacologiche degli animali domestici
Il 21 e 22 febbraio si è svolto presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Teramo il Convegno sul Medicinale Omeopatico e Omeopatia Veterinaria.
L'evento aperto ai veterinari, medici, farmacisti e agli studenti della Facoltà ha inteso analizzare la situazione attuale e le relative problematiche rispetto alla legislazione sanitaria, alla ricerca scientifica e alla formazione professionale di questo particolare contesto della professione veterinaria.
L'iniziativa che si è svolta nel contesto della Scuola di Specializzazione in Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Animali, è stata resa possibile grazie alla Dr.ssa Maria Majer e al Prof. Michele Amorena, responsabili della Ricerca in Scienza degli Alimenti per quanto attiene le Medicine Alternative e Complementari negli allevamenti Biologici presso l'Ateneo di Teramo.
I lavori sono stati aperti dalla Dr.ssa D'Angelo quale responsabile dell'area veterinaria della Ce.M.O.N, illustrando le caratteristiche fondamentali del medicinale omeopatico necessarie alla comprensione del loro utilizzo e del ruolo che svolgono nel contesto della sanità animale.
Gli Interventi della Dr.ssa Majer e della Dr.ssa Callieri, coordinatrice del dipartimento farmaceutico della F.I.A.M.O (Federazione Italiana Associazioni e Medici Omeopati), hanno affrontato le problematiche inerenti la ricerca scientifica per quanto attiene all'omeopatia, mentre il Gruppo di Lavoro del Farmaco F.N.O.V.I, rappresentato dal Dott. A. Battigelli, ha esaminato la situazione legislativa attuale in ambito veterinario del medicinale omeopatico.
Sono così emerse le problematiche connesse a una ricerca scientifica carente e inadeguata al paradigma da valutare, così come la regolamentazione normativa che non tiene conto delle reali caratteristiche dei prodotti omeopatici, delle implicazioni rispetto alla sicurezza, alla farmacovigilanza, alle reali prospettive di sviluppo e sostenibilità di un settore produttivo e professionale che risente fortemente della crisi economica e delle esigenze sanitarie emergenti. La farmacoresistenza, i residui di farmaci nei prodotti di origine animale e l'impatto ambientale sono problematiche sanitarie che coinvolgono anche l'omeopatia veterinaria la quale può contribuire, nel contesto generale, a contenere gli effetti secondari derivanti dalle cure farmacologiche degli animali domestici. Per questo sono necessari un sostegno e una regolamentazione coerente alle reali esigenze della professione e di tutto l'indotto produttivo.
La zootecnia biologica è un settore in crescita che richiede competenze specifiche le quali trovano la loro naturale identità nella professione veterinaria. Come sottolineato dal Dott. P.Venezia, tecnico FederBio e responsabile del Dipartimento di Zootecnia Biologica della S.I.O.V (Società Italiana di Omeopatia Veterinaria), uno dei problemi è proprio la carenza di competenze specifiche nell'ambito delle medicine alternative. Queste sono indicate dai regolamenti per le produzioni biologiche quali cure preferenziali ma in realtà la loro applicazione è resa problematica e poco valorizzata per la carenza di omeopati esperti in un settore emergente che vede coinvolta la professionalità veterinaria. La stessa regolamentazione delle produzioni zootecniche biologiche prevede un largo utilizzo delle deroghe e di farmaci residuali se pur con tempi di attesa raddoppiati.
Il ruolo dell'omeopatia nella relazione tra uomo e animale nel contesto della salute e i problemi relativi alla formazione sono stati i temi affrontati dal Dott. Cascioli, in collaborazione con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Chieti e Pescara, e dal Dott. Bettio in qualità di vice presidente S.I.O.V, che hanno delineato le esigenze e le motivazioni di un percorso formativo serio e rigoroso per l' integrazione plausibile dei saperi in medicina veterinaria e coerente alle attuali esigenze deontologiche della professione.
Nell'ambito della seconda giornata sono stati descritti gli approcci metodologici dell'omeopatia unicista e dell'omotossicologia attraverso le esperienze della pratica clinica dei relatori nell'ambito delle rispettive competenze: omeopatia nella patologia dei piccoli animali (Dott. Bettio), omeopatia in ippiatria (Dott. Battigelli), omeopatia nell'allevamento zootecnico (Dott. Venezia), omotossicologia veterinaria e omoagopuntura (Dott. Cascioli).
L'evento ha permesso di fornire informazioni in riferimento ai ruoli di sanità pubblica con particolare attenzione alla farmacovigilanza, sicurezza alimentare, impatto ambientale e al benessere animale , non che alle potenzialità professionali per gli studenti e professionisti interessati a integrare le proprie conoscenze in settori ancora poco esplorati ma con prospettive di sviluppo sia nella clinica applicata che nella ricerca scientifica.