“Grandioso, pensó Martin Beck. Commissario reduce da una sbronza interroga un testimone reduce da una sbronza e che non ha visto niente, molto costruttivo.”
Se vi aspettate un giallo tradizionale – ovvero fitto mistero intorno ad omicidio apparentemente inspiegabile con brillante soluzione da parte dell’eroe (poliziotto pubblico o privato non è importante) che ha individuato il dettaglio fondamentale per smascherare il colpevole – siete del tutto fuoristrada.. Di tradizionale, nel senso deteriore del termine, questo romanzo non ha nulla.. se la tradizione però incarna anche doti meritevoli, quelle le ritroverete senz’altro.. L’ambientazione è fantastica, umanamente e paesaggisticamente.. La scrittura è scorrevole e una pagina si sostituisce alla precedente in un movimento che ha la raffinatezza dell’orologeria svizzera.. Inoltre, come già noto agli estimatori della nordica coppia di autori, non manca una critica sociale schietta e un’ironia dissacrante ma sottile..
Insomma a questo libro non manca proprio nulla per appartenere alla buona letteratura senza per questo dover rinunciare ad essere un ottimo poliziesco. Martin Beck, Gunvald Larsson, Åsa Torell, Lennart Kollberg, etc. etc. raccontano la polizia, la società e l’umanità svedesi degli anni settanta con franchezza, spirito critico e una buona dose di ilarità e fanno di Omicidio al Savoy un piccolo gioiello nel panorama giallo di sempre.
Alla fine di una torrida giornata estiva, Viktor Palmgren, ricco e discutibile uomo d’affari si trova in compagnia di amici a cena nel ristorante del Savoy, elegante albergo di Malmo e mentre si appresta a brindare, viene colpito alla testa da un proiettile sparato da distanza ravvicinata..
Dalle finestre aperte si udiva il rumore delle automobili che passavano e dei treni in manovra nella zona di smistamento (tra l’altro la più grande della Scandinavia) dall’altro lato del canale; il traghetto per Copenaghen emetteva il suo fischio roco all’imbocco del porto, e da qualche parte sulla riva una ragazza rideva.
Questa dunque era la situazione in quel placido e caldo mercoledì di luglio; erano circa le otto e mezza di sera. Bisogna utilizzare la parola “circa” perché nessuno è riuscito a stabilire l’ora esatta in cui il fatto accadde.
Un uomo entrò dalla parta principale, lanciò un’occhiata in direzione della recepiton, dove c’erano gli uomini d’affari stranieri e il portiere in divisa, girò subito a destra superando il guardaroba e il vestibolo stretto e lungo fuori dal bar ed entrò nella sala da pranzo, tranquillo e determinato, con un passo non esattamente rapido. Non c’era nulla che destasse l’attenzione in quell’uomo, nessuno lo guardò e lui non si curò nemmeno di guardarsi in giro.
Superò l’organo Hammond, il pianoforte a coda e il buffet con le sue invitanti prelibatezze, e proseguì oltre le due grosse colonne che reggevano il soffitto. Con la stessa determinazione egli puntò dritto verso la compagnia seduta all’angolo, dove il capotavola parlava dandogli le spalle. Quando fu a circa cinque passi di distanza, l’uomo infilò la mano destra nella giacca; una delle donne sedute al tavolo lo vide, e l’oratore girò un po’ la testa per guardare cosa l’avesse distratta. Gettò un’occhiata rapida e indifferente all’uomo ormai vicino e fece per voltarsi nuovamente verso gli ospiti, senza interrompere la sua relazione nemmeno per un secondo; in quello stesso istante il nuovo arrivato estrasse un oggetto azzurrino d’acciaio col calcio scanalato e una lunga canna, prese la mira e sparò alla testa dell’oratore.
Un delitto in una sala pubblica e affollata, un assassino senza maschere eppure introvabile e così comune da risultare difficilmente riconoscibile.. Una vittima dell’alta società, proprietario di svariate aziende e speculatore finanziario, su cui giravano voci poco edificanti relative ad affari con governi carogna.. Una pista che conduce verso il delitto politico che Martin Beck è invitato a seguire, con le classiche raccomandazioni di prudenza e riservatezza, dagli alti gradi del comando poliziesco e governativo..
Senz’altro da leggere!
Ma se non siete d’accordo commentate mi raccomando!
Buona lettura e alla prossima.
Omicidio al Savoy di Per Wahlöö e Maj Sjöwall
Traduzione Renati Zatti
Sellerio (La memoria) 2008
10ª edizione – 336 pagine
14.00 €
ISBN-10: 8838923043
ISBN-13: 9788838923043
EAN 9788838923043