Qualche tempo fa avevamo osservato come una delle poche trasmissioni di dibattito politico ancora guardabile fosse "Omnibus" (La7, tutti i giorni alle 7:30). Poi gradualmente, avevamo avuto la sensazione - sempre più netta - di una trasmissione che stava slittando a gran velocità verso l'inguardabilità.
Una sensazione sgradevolissima l'avevamo avvertita qualche giorno fa, quando la conduttrice Alessandra Sardoni - che in passato avevamo giudicato fra le più brave - in un parterre in cui l'unico rappresentante di centro-sinistra era il giovane Colaninno, a un certo punto è stata praticamente costretta da questi a dargli la parola, per non fare tutta la trasmissione come carta da parati. Ha dovuto ricordarle in malo modo che c'era anche lui. Ha avuto di malagrazia la parola, ed è stato interrotto diedci volte in due minuti. Dalla conduttrice. Poi l'interruzione "fine-di-mondo": La Pubblicità
Qualche giorno fa le prime indiscrezioni: la
Urbaino Cairo, fondatore di "Cairo Communications", former assistente di tale Silvio Berlusconi in Fininvest, quindi direttore commerciale e vice direttore generale di Pubblitalia 80 , poi amministratore delegato di "Arnoldo Mondadori Pubblicità"
Non è fantastico? Stamattina mi sono sintonizzato su La7 per guardare Omnibus, e questo era l'equilibratissimo parterre che ho trovato: al posto della Sardoni - come succede ormai da giorni, era tornato il pistolino Andrea Pancani, il cui curriculum ho postato in alytra circostanza. Altri personaggi e interpreti:
Calcoliamolo, questo equilibrio: la Agostini era una delle sette persone partecipanti. Unica di area centro-sinistra. Il 14% del parterre. Non male, per una coalizione che nel paese vale circa il 40 %. Complimenti alla Telecom, complimenti ad Andrea Pancani. Dal quale, peraltro, non ci siamo mai sognati di aspettarci equilibrio da giornalista. Pancani è l'unico che non ci ha sopresi. Ha fatto il suo.