Secondo appuntamento con “Once upon a time”: questa volta parleremo del Manchester United della stagione 1998-99, anno della clamorosa Champions League vinta dai Red Devils in rimonta contro il Bayern Monaco nei minuti di recupero.
La stagione 1998-99, per il Manchester United, rappresenta una stagione piena di successi. I Red Devils di Sir Alex Ferguson si impongono, infatti, in Premier League, in FA Cup e in Champions League, conquistando il “treble”, conosciuto come “triplete” dopo la vittoria dell’Inter in Serie A, Coppa Italia e Champions League, vinta contro il Bayern a Madrid. Lo United, allora, era la quarta squadra a riuscire nell’impresa, dopo il Celtic nel ’67, l’Ajax nel ’72 e il PSV Eindhoven nell’’88.
La vittoria in Premier e FA Cup: prima squadra inglese a centrare il double per la terza volta
Dopo gli acquisti estivi, che risulteranno importanti, di Jaap Stam dal PSV Eindhoven e Dwight Yorke dall’Aston Villa – che vincerà la classifica marcatori della Premier con 18 goal insieme a Owen e Hasselbaink –, il Manchester United si ritrova a dover lottare, per la vittoria finale in Premier League, contro l’Arsenal di Arsène Wenger. I Red Devils riescono a superare i Gunners in classifica solo alla penultima giornata, grazie alla sconfitta dell’Arsenal a Leeds per 1-0 e alla vittoria dello United a Middlesbrough per 0-1. All’ultima giornata, in una non semplice gara contro il Tottenham, gli uomini di Sir Alex riescono a rimontare il momentaneo vantaggio degli Spurs, siglato da Ferdinand con un bel pallonetto, con due bei goal di Beckham e Andy Cole. Per Sir Alex è il quinto titolo nazionale in sette anni. Il double viene raggiunto vincendo anche la FA Cup, in finale a Wembley contro il Newcastle United per 2-0, grazie alle reti di Teddy Sheringham e Paul Scholes. Nel cammino di FA Cup, il Manchester United ha eliminato il Liverpool, il Chelsea e l’Arsenal in semifinale.
L’incredibile finale di Champions League contro il Bayern Monaco
Storica è la finale di Champions tra Manchester United e Bayern Monaco, vinta dai Red Devils grazie ad una clamorosa rimonta nei minuti di recupero. Dopo essere rimasta imbattuta nel girone con Barcellona e proprio il Bayern, e aver eliminato le italiane Inter e Juventus, al Camp Nou si presenta un Manchester voglioso di centrare il treble e vincere la sua seconda coppa dalle grandi orecchie, ma non era affatto semplice, vista la caratura di un Bayern che aspirava, come lo United, al treble dopo aver vinto Bundesliga e DFB-Pokal – la coppa nazionale tedesca -. La partita si sblocca quasi subito in favore dei tedeschi con una punizione di Mario Basler che, dopo 6’ di gioco, batte sul proprio palo il portiere Schmeichel. I Red Devils accusano il colpo e il Bayern fa sua la gara, dominando in lungo e in largo, andando anche vicino al raddoppio colpendo ben due pali. Al 90’, dunque, la gara sembra finita: il Bayern si avvicina alla vittoria finale. Ma nei 3’ di recupero concessi da Pierluigi Collina, accade qualcosa di fenomenale, qualcosa di divino. Al 91’ il Manchester United usufruisce di un calcio d’angolo: dalla bandierina va David Beckham, mentre tutta la squadra, persino Schmeichel, si riversa nell’area bavarese. Dopo un batti e ribatti, Ryan Giggs dal limite lascia partire un destro che viene toccato da Sheringham – entrato da pochi minuti – e la palla entra in rete: è 1-1. Il goal del pari scuote i giocatori del Bayern, scioccati per il pareggio subìto dopo una gara dominata. Ma non è finita qui: un minuto dopo altro angolo per i Red Devils, sempre battuto da Beckham. Il pallone in area sorprende ancora una volta i bavaresi e Solskjær, dopo un tocco di Sheringham, può così mettere in rete da due passi: è l’apoteosi. Collina fischia poi la fine della partita e il Manchester United, grazie ad una vittoria insperata, vince la sua seconda Champions League. Una straordinaria finale, un’incredibile vittoria, che non può non essere considerata tra le più emozionanti finali di Champions. Dopo questa gara, il Manchester United può insegnare qualcosa: mollare mai, crederci sempre.
I protagonisti del Manchester United
Questo Manchester United aveva a disposizione un arsenale di giocatori fondamentali per la squadra: primo fra tutti, David Beckham. È stato lui infatti a pareggiare i conti nella partita contro il Tottenham valida per l’ultima giornata di Premier e che ha di fatto consegnato lo scettro ai Red Devils. Fondamentali sono stati anche i goal dei cannonieri Andy Cole e Dwight Yorke: entrambi hanno segnato rispettivamente 24 e 29 goal stagionali. Da non dimenticare le bandiere come Giggs, Scholes, Gary Neville, Schmeichel. Una menzione particolare, infine, la meritano Sheringham e Solskjær, eroi dell’incredibile finale di Champions contro il Bayern: grazie ai loro goal, il Manchester United ha potuto alzare al cielo una coppa dal sapore speciale.
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— Retròsport (@Sezione_Sport) 29 febbraio 2016