È stato appena inaugurato un nuovo centro oncologico all’Ospedale Civico di Palermo. Un polo d’eccellenza del panorama siciliano, ma anche un esempio di buona sanità. Presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, il commissario straordinario dell’Arnas Civico, Carmelo Pullara, il capo dipartimento dell’Oncologia, Livio Blasi, e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Una struttura innovativa e funzionale, che non ha nulla da invidiare a quelle di fama europea.
Realizzata con materiali tecnologicamente avanzati e pratici, a partire dalle mura e dai pavimenti (che risultano facili da pulire o le finestre “antifumo”), si compone di 4 piani per degenze e sale operatorie, ognuno di colore diverso: il verde di Oncologia medica, l’arancio di Chirurgia oncologica e il rosso di urologia. Ci sono poi 4 sale con la terapia intensiva post operatoria, ben 96 posti letto e una serie di padiglioni, come quello di Medicina nucleare e Diagnostica RX. Quest’ultimi sono poi collegati, attraverso un tunnel, al vecchio padiglione di oncologia, all’interno del quale vengono eseguite le chemioterapie.
Vi è, infine, una “control room” caratterizzata dalla presenza di tecnici con il compito di occuparsi, costantemente, della manutenzione e riparazione delle attrezzature.
Motivo di orgoglio, non solo per le sue caratteristiche, ma soprattutto per il fatto di essere un progetto realizzato “rispettando i tempi”. Infatti, i lavori di ristrutturazione e ampliamento sono iniziati nel 2008 e sono stati impiegati ben 23 mln di euro. Un progetto ambizioso e ben riuscito, che non ha solo lo scopo di fornire assistenza medica, ma anche una struttura accogliente dal punto di vista alberghiero.
Significative le parole del ministro Lorenzin: “Credo che questo ospedale, come già altri del territorio, stia maturando un processo di risanamento che permetta per qualità delle prestazioni, personale e nuove tecnologie, di non andare più in altre parti d’Italia”.
Si cerca insomma di mettere fine alla migrazione dei tanti siciliani che, difronte alla mancanza di strutture adeguate nella loro regione, si spostano in altre o all’estero per i cosiddetti “viaggi della speranza“ che da sempre coinvolgono e straziano migliaia di famiglie. Con il nuovo “Centro oncologico”, infatti, il paziente potrà essere seguito a 360° partendo dalla diagnosi fino ad arrivare alla terapia.
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